Menestrelli, danze, tamburi e canti. Va in scena per la prima volta a Madrid lo spettacolo “Thiono rerul” della compagnia senegalese Jammu. Lo scopo dello spettacolo è quello di sensibilizzare il pubblico a una delle tematiche cardine dell’Africa: l’assenza di acqua.
La compagnia Jammu, da 30 anni sulle scene, nasce con il principale obiettivo di aiutare i giovani senegalesi a trovare una collocazione lavorativa utilizzando il canale della danza. E’ grazie all’ingegno della famiglia Ndiaye che tutto ebbe inizio. I genitori di Ass Ndiaye, oggi principale esponente della compagnia di cui è direttore da 20 anni, decisero di aprire una scuola teatrale dove far confluire i danzatori di strada dei quartieri di Dakar. La scuola venne aperta in un quartiere popolare di pescatori.
I primi risultati furono convincenti. Al primo anno si iscrissero oltre cento danzatori di strada. Con il passare degli anni e l’appoggio economico del governo senegalese, la ‘Jammu’ è riuscita a creare una solida rete con i principali teatri europei e a consentire ai giovani danzatori di portare la cultura africana nelle capitali europee.
Nei primi anni ’90, però, le convenzioni del governo vennero meno. Il gruppo riuscì a reagire e grazie a fondi privati è riuscito negli anni a proseguire l’attività. Fino al 2008 tutto andò bene, ma con l’arrivo della crisi economica gli spettacoli iniziarono a diminuire. La bravura della famiglia Ndiaye è stata quella di riuscire a mantenere i rapporti con Madrid e ancora oggi riescono a portare spettacoli in Europa nonostante le difficoltà a conseguire i visti.
Quest’anno il gruppo porta in scena lo spettacolo “Thiono rerul”. Questo narra la storia d’amore di due giovani in cerca di acqua per il proprio popolo. A dirigere lo spettacolo è il regista spagnolo Daniel Moreno, coadiuvato nella traduzione dal castigliano al wolof da una delle sorelle di Ass. Il passo generale inizia con il grido imperativo di Ass Ndiaye. Si fa silenzio. Iniziano a ruggire i tamburi. I menestrelli danno il benvenuto in Senegal.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto