Siria al voto: i “candidati” e la campagna #BloodElections

Una vignetta satirica sul "pluralismo" sotto Assad

Bashar al-Assad ha iniziato la propria campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 3 giugno in Siria. Degli oltre 20 aspiranti candidati alla presidenza, soltanto due sono stati ritenuti idonei – oltre allo stesso Bashar – dai severi requisiti imposti dalla Costituzione:

1) il candidato deve essere musulmano (è la stessa legge siriana a far vacillare la presunta laicità di cui si sono riempiti la bocca migliaia di sostenitori del regime del clan Assad) – art.3
2) il candidato deve essere maggiore di 40 anni (inizialmente di 35 anni, il vincolo fu abbassato a 34 per rendere “legale” la successione di Bashar al padre Hafiz) – art. 84
3) il candidato deve aver vissuto per almeno 10 anni in Siria prima delle elezioni (un colpo di spugna per mettere fuori gioco tutti gli oppositori in esilio) – art. 84
4) il candidato deve essere (così come entrambi i genitori) siriano di nascita – art. 84
5) il candidato non può essere sposato a un consorte non siriano (eppure sua moglie Asma è siro-londinese) – art. 84
6) il candidato deve godere di diritti civili e politici – art. 84
7) il candidato deve avere il supporto di almeno 35 membri del Parlamento – art. 85

I due candidati che sfidano il quarantennale dominio Assad sono Maher Hajjar e Hassan al-Nouri. Membri della cosiddetta “opposizione interna” tollerata dal governo, sono entrambi sconosciuti o poco più. Hajjar è di Aleppo, parlamentare indipendente ed ex-membro del Partito comunista. Nouri è un uomo d’affari damasceno che si batte timidamente contro la dilagante corruzione del regime e per un’economia libera.

LEGGI ANCHE:   La vita sotto gli Assad secondo lo scrittore siriano Yassin al-Haj Saleh

Gli oppositori all’estero hanno dato inizio alla campagna mediatica #BloodElections, denunciando minacce e intimidazioni. “Ad ogni persona di coscienza nel mondo”, inizia così l’appello, “abbiamo bisogno di voi per divulgare un messaggio. Mentre state leggendo, uomini armati stanno terrorizzando commercianti, li minacciano di arrestarli o peggio, se non cambiano le loro saracinesche. Un tiranno sta macchiando di rosso le strade con la vernice e con il sangue della sua gente. I bambini vengono affamati, le donne violentate, innocenti macellati, tutto in nome delle elezioni di sangue”.

Leggi QUI tutto l’appello tradotto in italiano


Profilo dell'autore

Redazione

Redazione
Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
LEGGI ANCHE:   Anas e quei siriani rimpatriati illegalmente dalla Turchia

1 Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.