Un cartone animato per mostrare il lato più distruttore e letale di un certo tipo di “sviluppo” importato su larga scala nel mondo, dall’Etiopia all’India. “Arrivano i nostri“, narrato da Elio, è stato diffuso da Survival International basandosi dall’omonimo fumetto di Oren Ginzburg. Due minuti in cui viene brillantemente mostrato come l’operosità negativa di parte del mondo occidentale (e, contemporaneamente l’inoperosità – altrettanto negativa – di altra parte dello stesso mondo) stia privando i popoli indigeni della propria dignità umana.
“Portare lo ‘sviluppo’ ai popoli tribali contro la loro volontà è un’abitudine antica” ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Risale all’epoca coloniale e giunge fino ai giorni nostri camuffata negli eufemismi del ‘politically correct’. Il suo obiettivo è però sempre lo stesso: permettere a qualcuno di appropriarsi delle terre e delle risorse altrui.”
“I popoli indigeni sono perfettamente in grado di valutare e decidere da soli quale direzione dare al proprio sviluppo” aggiunge Francesca Casella, direttrice di Survival Italia. “Interferire nelle loro vite ‘per il loro bene’, senza il loro consenso, è una presunzione razzista e devastante. La storia dimostra ampiamente che chi viene sfrattato e costretto a cambiare stile di vita contro la propria volontà finisce inesorabilmente per soffrire un peggioramento sotto ogni punto di vista: fisico, economico e psicologico. Governi e società non possono accampare alibi”.
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