Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana che per tutta la vita ha lottato contro l’apartheid al fianco di Nelson Mandela, è morta ieri sera all’età di 90 anni nella sua casa di Johannesburg, città in cui era nata nel 1923. Autodefinitasi “africana bianca”, la scrittrice si avvicinò all’African National Congress nel 1960 dopo il massacro di Sharpeville, quando la polizia uccise 69 manifestanti. Proprio per il suo impegno in favore dei diritti umani nel 1990 fu una delle prime persone che Nelson Mandela chiese di vedere dopo il suo rilascio.
La Gordimer, che nel suo paese è stata vittima della censura del regime, nel 1991 si è aggiudicata il premio Nobel per la letteratura. Tra le sue opere più importanti possiamo citare I giorni della menzogna, Un mondo di stranieri, Un ospite d’onore, Storia di mio figlio e Nessuno al mio fianco. Oltre al Nobel, nel 1974 vinse il Booker Prize.
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