Viaggio e fotografia: tre grandi autori raccontano Australia, Sudafrica e Giappone

Un itinerario attraverso la fotografia che ha come tema il viaggio. Il viaggio inteso come esperienza in cui il viaggiatore è protagonista e percorso necessario per conoscere se stessi prima che il mondo. T.R.I.P. Travel Routes In Photography si reinventa nella sua seconda edizione con l’implementazione di nuovi linguaggi espressivi e pionieristiche forme di allestimento delle opere in mostra, offrendo allo spettatore inaspettate modalità di fruizione e una sempre più coinvolgente immersione nel viaggio.

Dal 18 ottobre al 18 dicembre 2014, all’interno del Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, ospite la rassegna fotografica “T.R.I.P. – Travel Routes In Photography”. Pieter Hugo, Narelle Autio e Alessandro Rizzi, noti nel panorama internazionale di fotografia contemporanea, forniscono allo spettatore le chiavi d’accesso a nuovi mondi e nuove esperienze di viaggio all’interno degli spazi del più grandioso impianto termale mai costruito a Roma, un tempo centro di aggregazione che accoglieva fino a tremila persone in un percorso che si snodava tra palestre, biblioteche e una piscina da 3500 metri.La mostra è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, prodotta e organizzata da the trip magazine.

La selezione degli scatti, a cura di Arianna Rinaldo, propone in questa seconda edizione di T.R.I.P. un viaggio alla ricerca dell’identità, propria e dell’Altro. L’investigazione e l’arte fotografica diventa così un mezzo di definizione e di studio di una cultura, di un paese, rivelandone stereotipi, contraddizioni, segreti, senza la pretesa della documentazione foto giornalistica, ma bensì attraverso la decodificazione emotiva e intima di un sistema di valori e stili di vita.
I tre autori proposti quest’anno “viaggiano” con il loro obiettivo in luoghi familiari e non: Pieter Hugo nel suo contraddittorio Sudafrica, Narelle Autio nella sua Australia blu e Alessandro Rizzi lontano da casa, in Giappone. Ciascuno con un’intenzione e uno stile differente, scoprono e ci svelano qualcosa di sé nella scoperta dell’Altro.
T.R.I.P. Travel Routes In Photography è un viaggio attraverso i viaggi.

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Pieter Hugo (Sudafrica)
THERE IS A PLACE IN HELL FOR ME AND MY FRIENDS
Molti dei progetti di Hugo sono volti a indagare specifiche realtà sociali in diversi paesi africani, soffermandosi spesso sui temi dell’identità.
In Hell, egli ritrae amici, tutti nativi del Sudafrica, in ritratti ai quali il colore è stato portato via con una tecnica complessa. Il lavoro mette in discussione l’idea standardizzata di bellezza insieme alle distinzioni di razza in base al colore della nostra pelle, storicamente e fortemente presente nel suo paese d’origine.

Narelle Autio (Australia)
WATERCOLOURS
Per Narelle immergersi nelle acque australiane significa immergersi nelle sue origini, riscoprire le proprie radici, riportare alla luce reminiscenze della propria infanzia.
I colori e le sfumature del mare d’Australia la fanno sentire a casa, le fanno toccare la punta estrema della propria identità senza innestare in lei il bisogno di riemergere per prendere aria.

Alessandro Rizzi (Italia)
TOKYO DAYS
Emiliano doc, ma influenzato dalla fotografia americana contemporanea, Alessandro Rizzi, esce dal proprio paese per scoprirne un altro: il Giappone. Percorrendo le strade di Tokyo ci offre uno scorcio del Sol Levante intriso di poesia e romanticismo. Le sue immagini riflettono la sua visione del mondo come set, come palcoscenico in cui i gesti e i dettagli assumono significati universali. Senza costruire le immagini, secondo la tradizione della street photography, Rizzi ci lascia come sospesi in un mondo da decifrare, che lui stesso sta ancora esplorando.

Arianna Rinaldo è una professionista indipendente e opera nel campo della fotografia su vasta scala. È direttrice della rivista OjodePez, quadrimestrale di fotografia documentaria pubblicato da La Fabrica di Madrid.
La carriera di Arianna comincia a New York nel 1998 come direttrice archivista del Magnum Photos. Nel 2001 assume il ruolo di photo editor di Color Magazine. Dal 2004 al 2001 lavora come curatrice indipendente e come consulente fotografica per D, il supplemento del quotidiano nazionale La Repubblica.
Nel 2009 fa parte della giuria del World Press Photo e di Fotopres nel 2012.
È inoltre il direttore artistico di Cortona on The Move, festival di fotografia internazionale che si tiene in Toscana. Quest’anno è stata nominata direttore artistico onorario per DOCfield, un nuovo festival di fotografia documentaria a Barcellona.


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