Nigeria, strage nella moschea ostile a Boko Haram

Un attacco suicida multiplo ha sventrato la moschea principale di Kano, durante la preghiera del venerdì. I fedeli sopravvissuti a questo attacco sono stati poi crivellati mentre tentavano di fuggire. Le persone uccise sono almeno 120, anche se alcune fonti parlano di 200 vittime.

Mansur Liman, responsabile della BBC in lingua hausa, ha dichiarato a BBC News: “Anche se non è ancora ufficiale, al momento si ritiene che circa 200 persone siano state uccise nell’attacco. Un uomo che si è recato in ospedale ci ha detto di non aver mai visto qualcosa di tanto orribile”.

La moschea colpita si trova a Kano, la più grande città nel nord della Nigeria. Il luogo di culto si trova a fianco del palazzo dell’emiro Sanusi Lamido, che ha recentemente dato il proprio supporto alla formazione di gruppi di vigilantes con il compito di assicurare la sicurezza della popolazione civile contro la follia di Boko Haram. Sanusi Lamido prega regolarmente nella moschea centrale di Kano ma al momento dell’attacco si trovava in Arabia Saudita.

Secondo Human Rights Watch le milizie hanno ucciso almeno 2053 persone dall’inizio del 2014 ma alcuni ricercatori della John Hopkins University School of International Studies hanno stimato un totale di almeno 7000 persone massacrate nei 12 mesi tra luglio 2013 e luglio 2014.

 


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