Per circa 20 anni, violenze e conflitti hanno rappresentato la brutale norma nel nord-est Congo. Diversi gruppi armati combattono per contendersi territori e risorse naturali, intrappolando centinaia di migliaia di famiglie nel fuoco incrociato. Per queste persone, scappare per salvarsi la vita è diventato regolare.
Questa regione è molto difficile da raggiungere. Strade poco percorribili, dense foreste pluviali e la presenza di milizie allontanano la maggior parte delle organizzazioni umanitarie. Eppure, nei molti villaggi remoti vivono famiglie che hanno bisogno di essere raggiunte.
Una crisi spesso dimenticata, quella della Repubblica Democratica del Congo. Stando alla scarsa copertura mediatica non sembrerebbe, ma milioni di persone continuano a essere private dell’assistenza sanitaria e di altri servizi vitali a causa di ricorrenti ondate di violenza.
“Nell’ottobre 2015 ho accompagnato un’equipe dell’organizzazione umanitaria Medair nella zona orientale del Congo, una regione in crisi da oltre un ventennio”, racconta Vincent Urban, regista tedesco e autore del documentario The Story Of A Solar Fridge. “Medair ha portato aiuti nelle zone più remote del Congo, uscendo fuori dai sentieri battuti da altre organizzazioni per raggiungere anche i villaggi più remoti e offrire assistenza medica e servizi sanitari”.
La regione ospita oltre 740mila rifugiati interni. Molte comunità vivono senza alcun accesso ad ospedali, senza acqua salubre ed esposte a periodiche epidemie di morbillo e colera. Nonostante le strade sterrate – in molti casi addirittura inesistenti – l’instancabile lavoro di equipe di medici hanno contribuito notevolmente alla diffusione di una maggiore qualità di vita, anche e soprattutto lavorando a stretto contatto con cliniche locali (spesso isolate) fornendo loro preparazione, supervisione e medicine. L’assistenza sanitaria gratuita ha permesso a migliaia di donne di partorire in ambienti sicuri e protetti.
Ma il lavoro dei volontari di Medair non si “limita” a fornire assistenza sanitaria gratuita di altissima qualità. Intere squadre scavano pozzi e forniscono acqua potabile dove ci sono epidemie di malattie legate all’acqua e costruiscono strade e ponti per permettere a interi villaggi di raggiungere agilmente strutture sanitarie, mercati, scuole.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Europa3 Marzo 2024La maglia multicolore che unì basket, musica e TV per la Lituania libera dall’URSS
- Universali3 Marzo 2024Il vero significato di Bambi (e perché Hitler ne era ossessionato)
- Universali29 Febbraio 2024Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che “concepì” Wi-Fi e Bluetooth
- Europa28 Febbraio 2024La tregua di Natale del 1914, quando la guerra si fermò per una notte