A Fortaleza prostituzione e criminalità minorile si combattono con il surf

Prostituzione, spaccio di droga, omicidi e morte. Spesso sono queste le uniche opzioni possibili per molti bambini nella località brasiliana di Servilluz vicino a Fortaleza, capitale del Ceará, nord-est del Brasile. Si tratta di una comunità antica in cui la maggior parte delle persone vive di pesca. Proprio la vicinanza al porto accentua le problematiche legate alla prostituzione e allo spaccio di droga, con alti tassi di violenza fra la popolazione giovanile. Servilluz è fatta di vie strette, dove le case sono ammassate le une alle altre, abitazioni precarie e costruite illegalmente.

Ci racconta Mauricio Oliveira, uno dei responsabili in Servilluz del centro Compassion, organizzazione internazionale che si occupa di sostegno a distanza e lavora in 26 Paesi al mondo tra Centro e Latino America, Asia e Africa: «Questa terra appartiene ufficialmente alla Marina militare e queste persone hanno costruito le loro case senza autorizzazione».

La comunità di Servilluz è “divisa” in due parti, ciascuna con una propria banda armata di adolescenti, sempre in lotta per il traffico di droga, cocaina e crack. «Qui l’aspettativa di vita – continua Mauricio – si riduce di anno in anno proprio a causa della violenza fra bande. Anche i bambini soffrono perché sono un bersaglio facile o a causa dei proiettili vaganti».

A dispetto di questo scenario, dieci anni fa è nato il centro Compassion “Clubinho viva la vida” o come viene chiamato dagli operatori “Centro sociale Betesda“. Il nome “Clubinho” (piccolo Club) viene dalla stessa comunità locale. A inizio 2006 era un piccolo spazio che si è trasformato, grazie all’aiuto di molti donatori, in un centro che contribuisce concretamente a far sì che i ragazzi stiano sempre meno in strada e abbiano un luogo sicuro dove poter vivere la loro infanzia e la loro adolescenza. Dal 2008 è stato avviato un progetto per avvicinare i ragazzi adolescenti, circa 80, all’attività surfistica. Lo sport è un fenomenale strumento di aggregazione, genera interesse nei ragazzi, stimola una sana competizione ed educa al rispetto delle regole e della convivenza. Il Clubinho è dotato anche di aule di informatica, spazi ricreativi e di studio, oltre che di una cucina e servizi igienici interni che non sono così comuni nelle case dei ragazzi del centro, oltre a un importante centro pediatrico di aiuto alle neomamme.

Compassion oggi aiuta tanti bambini e a Torino si trova la sua sede per l’Italia. (www.compassion.it). Oltre 15mila piccoli beneficiari sono sostenuti direttamente dall’Italia e qualche migliaio sono aiutati, attraverso l’ufficio di Torino, dalla Spagna. Compassion è una delle più grandi organizzazioni nel mondo che si occupa di sostegno a distanza. Come ci dice uno dei collaboratori dell’associazione, Rino Sciaraffa, «la nostra matrice evangelica/protestante è la base del nostro impegno etico proprio nei confronti dei sostenitori e riusciamo ad avere, al nostro interno, molte persone che, pur non essendo di esperienza confessionale protestante/evangelica, hanno fiducia nel nostro lavoro».


Articolo pubblicato originariamente da CronacaQui.


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