Ho sempre pensato che per vedere lontano, bisogna prima guardare cosa abbiamo intorno. Ho sempre pensato che bisogna sapersi ascoltare a fondo, prima di poter veramente carpire anche i suoni più distanti. Queste poesie sono come tanti piccoli occhi che a macchia d’olio tentano di gettare lo sguardo oltre i molteplici confini che fanno parte sia della nostra vita, sia del nostro mondo: “Noi non viviamo nel mondo, ma viviamo dentro al mondo”. Non dobbiamo girare la testa, ma indirizzarla nel posto giusto e al momento giusto. Se facciamo finta di non sentire rischiamo di innescare un circolo vizioso dove potremmo essere noi stessi un giorno ad aver bisogno di un ascolto, di una mano, di un pasto caldo, o di un tetto dove poter dormire notti calde e dignitose. Allunghiamo la mano, ma non per depredare popoli.
Fabio Strinati
I
Decifrare venti, furie a volte, sterminatori
di anime al fronte senza fucile in mano.
Isole e continenti, luoghi di persone
vicine al sole dentro questo intrico
di invisibili trame di nebbia;
il ricordo di un confine oltrepassato,
uno scavo nel passato un tuffo nel presente
nel vedere alberi carpiti con sciagura
in un angolo di casa dove il sole batte
un raggio sulle mura di un freddo scantinato.
Lampi e tuoni siamesi
nei cieli errabondi e disuguali. Forme di vita
precipitate da un balcone soltanto
perché un vaso ha il pensiero ormai datato
che un fiore debba godere per forza del suo campo…
II
Popoli poveri scaraventati dietro il bordo
di una mappa disegnata con i piedi.
Sguardi uccisi da fari lampeggianti,
trappole e reti tese verso uno sguardo perso,
solo in cerca d’autore; strade piene
di sudditi e di aguzzini figli
della stessa madre. Storie diverse. Storie uguali
pronunciate dalla stessa lingua: strofe urlate
al vento come poesie o litigi da baracca.
III
Ma quale religione permetterebbe
la morte di un cuore?
Quale lo tratterebbe come un foruncolo?
IV
Troppi ombrelli aperti, troppe ombre
occupano i nostri sentimenti.
Ora, che siamo impoveriti dentro,
cerchiamo il dito del reato
ma “ ovunque “ è un luogo incolore
da noi abitato che siamo ciechi,
colpevoli fin dall’inizio archeologi
col dono della storia e la fama
dalla memoria imboscata.
In tasca,
una chiave per rabbonire porte
prese a pedate come offese
nascono da cicatrici
che resistono nel tempo. Perché
non ascoltiamo i nostri suoni
giusti correre nel tempo accordati?
V
Oltre confine viaggiano persone in cerca
di un’identità sottratta da canaglia
indifferenza. Si muovono alberi
stanchi incapaci di sopportare
persino i loro frutti. Figli delle impronte,
carovane i serpentoni coi bagagli
le loro foto incise su pietre scolpite
nel passato.
VI
Tutti abbiamo diritto ad una svolta.
Ognuno ha il dono della vita e l’altro,
il bisogno di nutrirla.
VII
Oltre confine ti accoglierò fratello, come
radice d’albero attecchisce
nel mio giardino
architetto ed assolato. Penserò alla tovaglia,
e tu, alle posate sopra una cartina geografica
reciproca la fame della conoscenza.
Profilo dell'autore
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Fabio Strinati (poeta, scrittore, aforista, compositore) nasce a San Severino Marche il 19/01/1983 e vive ad Esanatoglia, un paese della provincia di Macerata nelle Marche.
Strinati è presente in diverse riviste ed antologie letterarie. Da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini. La rivista Sìlarus fondata da Italo Rocco. La rivista culturale Odissea, diretta da Angelo Gaccione. Carmilla on line, webzine fondata da Valerio Evangelisti. È stato inserito da Margherita Laura Volante nel volume “ Ti sogno, Terra “, viaggio alla scoperta di Arte Bellezza Scienza e Civiltà, inserito nei Quaderni Del Consiglio Regionale delle Marche.
Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola e romena.
È inoltre il direttore della collana poesia per Il Foglio Letterario.
Pubblicazioni:
2014 Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. Il Foglio Letterario
2015 Un’allodola ai bordi del pozzo. Il Foglio Letterario
2016 Dal proprio nido alla vita. Il Foglio Letterario
2017 Al di sopra di un uomo. Il Foglio Letterario
2017 Periodo di transizione. Bibliotheca Universalis Bucarest