Past Euphoria, Post Europa è un progetto di ampio respiro sulla fluttuante identità est europea, realizzato nel ventennio che ha portato dallo sfaldamento delle dittature all’avvento della democrazia; il tutto sotto lo sguardo dei media, che oggi raccontano dell’implosione della stessa idea d’Europa.
Tante società diverse, la stessa ricerca di una identità. Un’Europa profonda, evidenziata da luoghi portatori di una storia tormentata, che ha sofferto gli effetti violenti della geopolitica, dal crollo del muro di Berlino alla fondazione della nuova Unione europea.
L’autore del progetto, pubblicato dalla piattaforma Crowdbooks, è il fotografo Fabio Sgroi: “Ho cercato di catturare quel senso di dubbio e incertezza presente sia nei paesi già membri dell’Unione europea che in quelli che intendono accedervi”.
Nelle immagini, scattate in Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Erzegovina, Ungheria, Macedonia, Polonia, Romania, Serbia e Slovacchia, ci sono luoghi e volti corrosi dalla memoria, ma anche circondati da una irreale modernità. Ci sono segni di euforia iper-modernista che si confondono nel chiaroscuro di un passato senza riposo. Tutti i luoghi immortalati sono, del resto, testimoni di una tensione mai sopita e di un costante cambiamento: piazze, statue, campi di concentramento, strade, muri e caserme, che fanno da cornice ai volti, agli sguardi e ai gesti di chi vive il presente in quei posti.
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