La Libia raccontata da Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini

La Libia delle madri senza figli, dei giovani del 2011 ormai disillusi, della corruzione e della violenza delle milizie. Ma anche la Libia degli scafisti – una parola che nasconde un mondo sommerso e molto più complesso delle narrazioni consolidate – e quella ormai dimenticata del massacro di Abu Salim e della feroce dittatura di Gheddafi, legata a doppio filo al caos contemporaneo, pur con immense differenze. Questa è la Libia raccontata da Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini in “Libia” (Mondadori, 2019), una graphic novel incentrata sui racconti delle persone più che sulla geopolitica, sulle lotte di tutti i giorni contro gli abusi e la corruzione di chi comanda, ufficialmente o non.

“Seguivo i reportage che Francesca realizzava per La7, mi piaceva la semplicità con cui parlava e si muoveva nei filmati – ha raccontato Costantini in una recente intervista – Volevo realizzare un libro che riuscisse a raccontare e visualizzare nella maniera più semplice possibile la Libia. Un libro con il quale i lettori potessero comprendere l’aggrovigliato gomitolo che è la vita e il conflitto nel paese che si trova a poca distanza dalle coste siciliane. L’ho contatta e lei ha accettato di collaborare con me e realizzare per la prima volta un libro a fumetti sulle sue parole. Abbiamo iniziato a scegliere, dalle tante interviste che aveva fatto nei suoi viaggi, quelle più importanti. Le persone avrebbero fatto da collante per realizzare il ritratto del paese e così è stato”.

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Su gentile concessione degli autori, pubblichiamo un estratto del volume. Nelle tavole che vi proponiamo, si parla di Salem, un giovane reporter libico che sconta sulla sua pelle l’ossessione del potere verso le telecamere e le macchine fotografiche.

 


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Gli autori

Francesca Mannocchi. Giornalista d’inchiesta, ha lavorato in Libia, Iraq, Tunisia, Libano, Siria, Egitto, dedicandosi soprattutto alle questioni dei migranti e alle zone di guerra. Ha scritto per importanti testate internazionali («L’Espresso», «Al Jazeera», «Middle East Eye», «Stern») e diretto documentari per Rai3, la7, Sky News. Isis, Tomorrow, diretto con Alessio Romenzi, è stato presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2018. Ha pubblicato Se chiudo gli occhi… La guerra in Siria nella voce dei bambini (2018), Porti ciascuno la sua colpa (2019) e Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019). Tra i molti riconoscimenti che ha ricevuto, il Premio Franco Giustolisi per i suoi reportage sul traffico di migranti e le carceri libiche e il prestigioso Premiolino.

Gianluca Costantini Attivista per i diritti umani, ha messo il suo talento grafico al servizio di importanti cause umanitarie, collaborando tra gli altri con ActionAid, Amnesty, Cesvi, ARCI ed Emergency. Censurato dal governo turco, ha pubblicato le sue storie su importanti testate italiane, francesi, statunitensi e turche. I suoi disegni hanno accompagnato prestigiose manifestazioni come l’HRW Film Festival di Londra, il FIFDH Human Rights Festival di Ginevra, il Festival dei Diritti Umani di Milano e il Festival Internazionale a Ferrara. Ha vinto numerosi premi per la sua opera artistica e umanitaria, tra cui il premio Arte e diritti umani di Amnesty International. Nel 2017 è stato candidato agli European Citizenship Awards.


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