Search Results for: Ayotzinapa

I padri e le madri di Ayotzinapa

Intervista di Atziri Ávila* I due anni di Ayotzinapa segnano una nuova rotta. Sono passati 730 giorni e la risposta delle autorità è solo menzogne e la creazione di una presunta verità, afferma Abel Barrera, direttore del Centro de Derechos Humanos de la Montaña Tlachinollan con sede a Tlapa, Guerrero. “Ayotzinapa continua ad avere un peso nelle nostre vite così come il modo in cui stiamo al fianco delle vittime di un sistema che esclude chi aspira a vivere degnamente”, ribadisce una delle persone più vicine al processo iniziato con la sparizione dei 43 normalisti di Ayotzinapa il 26 settembre 2014. Per il difensore dei diritti umani, il governo messicano deve dimostrare scientificamente alle madri e ai padri dei normalisti che “davvero dei loro figli non vi è traccia, ma finchè…
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Ayotzinapa, 24 mesi senza giustizia

“Se Lei avesse un figlio desaparecido rimarrebbe lì seduto o andrebbe fuori a cercarlo per anni?”, questa la domanda di Mario C. González, padre di César, uno dei 43 studenti scomparsi il 26 settembre 2014 a Iguala, Messico. A due anni da quella che è stata battezzata “la notte di Iguala”, in cui la polizia cittadina uccise 6 persone e ne ferì decine, sequestrò 43 studenti della scuola normale rurale di Ayotzinapa, nel meridionale stato messicano del Guerrero, e li consegnò a un gruppo della criminalità organizzata, vi sono poche certezze: lo Stato messicano non ha potuto offrire versioni plausibili dell’accaduto, ha fabbricato verità di comodo per far passare questo crimine enorme come un “fatto locale”, ha coperto l’operato turpe delle forze armate e della polizia federale, che dipendono dall’esecutivo…
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Chi sono i desaparecidos di Ayotzinapa?

Cosa è successo quel giorno ad Iguala? Quello che è sicuro è che un centinaio di ragazzi indigeni provenienti dalla scuola normale rurale "Raúl Isidro Burgos" di Ayotzinapa, si è recato nel capoluogo, a 120 chilometri di distanza, per "sequestrare" tre autobus di una compagnia privata con l'intento di recarsi a Città Del Messico per partecipare all'annuale manifestazione in ricordo della strage di piazza Tlatelolco, dove il 2 ottobre del 1968 oltre 300 studenti furono massacrati dalla polizia. Va detto che il "sequestro" degli autobus per partecipare alla manifestazione studentesca del 3 ottobre, in Messico, è una "tradizione" che si ripete ogni anno. Tanto è vero che in giorno precedente gli autobus sono lasciati con la porta aperta per evitare scassi, senza benzina, con l'assicurazione in regola e, alla fine,…
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Intervista a padre Solalinde, il prete che i Narcos vogliono morto

Alejandro Solalinde è un sacerdote messicano, Premio Nazionale dei Diritti Umani 2012 e fondatore a Ixtepec (Oaxaca) del rifugio Hermanos en el camino (Fratelli in cammino) per i migranti centro e sudamericani che rischiano la vita per raggiungere gli USA sul treno noto come La Bestia. Candidato premio Nobel per la pace 2017, Padre Solalinde è stato in Italia per le presentazioni dell’autobiografia I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini, scritta insieme alla giornalista Lucia Capuzzi, e una serie di incontri con organizzazioni sociali. Il rifugio per migranti Hermanos en el camino (Fratelli in cammino) che ha fondato a Ixtepec, stato messicano di Oaxaca, compie dieci anni di vita. Qual è il bilancio del vostro lavoro? Il bilancio è positivo, abbiamo fatto molto. Abbiamo…
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Anabel Hernández: vi racconto le verità sulla notte di Iguala

Anabel Hernández è una delle giornaliste d’inchiesta più riconosciute del Messico. È autrice, tra gli altri, dei libri La terra dei narcos. Inchieste sui signori della droga, Messico in fiamme. L’eredità di Calderón e La vera notte di Iguala, l’inchiesta più attuale e contundente sul caso dei 43 studenti di Ayotzinapa, scomparsi a Iguala, nel meridionale stato messicano del Guerrero, la notte del 26 settembre 2014. Per le minacce e le aggressioni ricevute, che hanno coinvolto direttamente lei, la sua famiglia e i suoi vicini, Anabel vive da più di sei anni sotto scorta. Dall’agosto del 2014 e all’agosto del 2016, s’è dovuta rifugiare negli Stati Uniti, dove ha potuto vivere coi suoi figli grazie a una borsa di studio del programma di studi in giornalismo dell’Università della California a…
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