Search Results for: Haiti

Le donne haitiane nell’inferno dei bateyes dominicani

Se gli uomini haitiani in Repubblica Dominicana vengono sfruttati dalle grandi multinazionali dello zucchero, la situazione delle donne è ancora più dura. Discriminate, senza reddito fisso, molte di loro instaurano "rapporti di convenienza" più o meno espliciti con gli uomini della comunità e con i turisti internazionali in vacanza sull'Isola, esponendo sé stesse e i loro figli al rischio di gravi violenze fisiche e psicologiche. Nel nuovo libro dell'antropologo Raúl Zecca Castel, illustrato da Magda Castel, le 'mujeres' raccontano le proprie vite e i propri sogni. I bateyes sono comunità rurali di lavoratori impegnati nella raccolta della canna da zucchero nella Repubblica Dominicana. Il sistema dei bateyes fu formalmente istituito dal dittatore Rafel Trujillo all'inizio degli anni '30 per "ospitare" i lavoratori migranti haitiani la cui manodopera a buon mercato…
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Così le oligarchie hanno lasciato marcire Haiti

Da mesi Haiti vive una crisi economica e sociale che ha complicato una situazione già estremamente grave. Intense proteste contro il governo di Jovenel Moïse sono accompagnate da durissime repressioni, dal collasso energetico e da squadroni iper-violenti che tengono sotto giogo la popolazione. Da Port-au-Prince, Patrick Etienne, vicepresidente dell'Institute de la Nouvelle Haïti, ci consegna una testimonianza preziosissima per capire cosa sta succedendo nello stato caraibico. di Patrick Etienne Un caro amico con cui stavo condividendo i miei pensieri sull'attuale situazione del Paese mi ha suggerito di scrivere un articolo che raccontasse l'esperienza vissuta dall’haitiano medio in questa crisi. Ho accolto con favore l'idea, perché scrivere sull'argomento sarebbe stato un bagliore di libertà dalla mia inattività forzata. E mi avrebbe dato la sensazione, benché rinchiuso, di essere parte nel mondo.…
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Gli haitiani nel limbo, “morti civili” in Repubblica Dominicana

In Repubblica Dominicana, una discussa sentenza della Corte Costituzionale ha revocato la cittadinanza a oltre 200mila persone di origine haitiana determinando una situazione di forte conflitto sociale dai risvolti inquietanti. Abbiamo deciso di parlarne con Idalina Bordignon. Missionaria scalabriniana, Idalina Bordignon è direttrice del Centro de Atencion Jesus Peregrino, ONG religiosa che con il supporto dell’UNHCR è impegnata nella difesa e nella tutela dei diritti dei migranti. Fondato nel 1991 a Consuelo, nella provincia di San Pedro de Macoris - regione orientale della Repubblica Dominicana -, il CAJP svolge un lavoro prezioso, soprattutto in area di supporto legale, per migliaia migranti haitiani colpiti da una sentenza clamorosa. Per cominciare vorrei chiederle un commento sulle elezioni presidenziali del 15 maggio. Il successo che ha riconfermato Danilo Medina, secondo molti osservatori, si…
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Gli haitiani alla frontiera Usa e l’incognita Trump

A Tijuana migliaia di migranti haitiani sono bloccati dopo un lungo e pericoloso viaggio dal Brasile Caterina Morbiato, antropologa italiana esperta di temi migratori in Messico, ha da poco visitato la frontiera tra Tijuana e San Diego presso cui sono bloccati migliaia di migranti haitiani che, dopo un viaggio estenuante e rischiosissimo dal Brasile al Centro America e al Messico, rischiano ora di non poter entrare negli Stati Uniti, loro obiettivo finale. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali americana ha, ovviamente, complicato la loro situazione. In breve, come si spiega la presenza migliaia di haitiani bloccati a Tijuana, in Messico? I migranti haitiani rappresentano in maniera emblematica la condizione di esilio ai tempi del neoliberalismo: la maggior parte degli haitiani che ora cercano di arrivare negli USA non parte…
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Cosa possiamo fare per Haiti

L'uragano Matthew ha ucciso centinaia di persone ad Haiti. Venti di 200 km orari hanno totalmente devastato città e villaggi del sud. Vedendo la devastazione in città come Jérémie, Dame Marie, Les Cayes e Port Salut la mente torna inevitabilmente al 2010. Ancora una volta, la vulnerabilità ai disastri naturali della prima repubblica nera dell'epoca moderna è stata messa a nudo. Guilbaud Saint-Cyr, responsabile di Compassion ad Haiti, racconta la corsa contro il tempo dei volontari: "Lavoriamo per i bambini più vulnerabili del nostro Paese: molti di loro vivono ancora in tende e sono stati colpiti da un uragano violentissimo. Hanno bisogno di riparo, cibo, acqua e vestiti asciutti". Attiva ad Haiti dal 1968, Compassion ha nell'isola 293 centri per l'infanzia e sostiene oltre 89.000 bambini. "I nostri operatori locali stanno bene, ma abbiamo tanti centri colpiti: i forti venti hanno…
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