Migliaia di persone hanno invaso le strade di Dresda per ricordare la distruzione delle bombe alleate nel 1945. E strappare tale ricordo alla galassia neonazista che vorrebbe appropriarsene in chiave revisionista di Simone Zoppellaro Mano nella mano, 13.000 persone hanno formato una catena umana lunga quattro chilometri sulle due sponde del fiume Elba e attorno al centro storico cittadino. È successo sabato 13 febbraio a Dresda, città dell’ex Germania dell’est. Un atto simbolico, per ricordare la distruzione della città operata dall’aviazione anglo-americana fra il 13 e il 15 febbraio del 1945. Ma anche un gesto politico, per proteggere la commemorazione dal tentativo fatto dall’estrema destra tedesca di appropriarsene a fini di propaganda. Alle 21:45 di sabato le campane in tutta la città hanno suonato per ricordare l’inizio del primo dei quattro…
Momento nero per l'informazione in Germania: sempre più reporter subiscono minacce e aggressioni. All'origine, il successo senza precedenti dei nazionalisti aggregati a PEGIDA di Simone Zoppellaro Insulti e minacce, persecuzioni ed intimidazioni. In Germania, nell’ultimo anno i giornalisti sono presi di mira con una frequenza e una violenza fino ad oggi inimmaginabili. Ma c’è di peggio. In una trentina di casi, dalle parole si è passati ai fatti, con vere e proprie aggressioni. Altre volte le violenze hanno raggiunto anche la sfera privata dei giornalisti, come è capitato ad esempio ad Helmut Schümann del Tagesspiegel, colpito alle spalle da uno sconosciuto mentre camminava a Berlino. L’anno da poco concluso sarà ricordato come l’anno nero dei media tedeschi. Un fenomeno che, se dovesse proseguire, rischia di stravolgere per sempre il mondo…
Mentre la stampa nostrana si concentrava sulla protesta xenofoba di Colonia, a Stoccarda più del triplo delle persone manifestava contro il razzismo. Emblema di un paese che sa dire no alla violenza sulle donne senza ricorrere all’odio contro gli stranieri di Simone Zoppellaro Dopo Colonia, i media ci stanno raccontando un paese che non esiste: la Germania è, e resta, molto più sicura e aperta agli stranieri dell’Italia. Niente bande di predoni o di tribù per le strade, poche teste rasate, nessuno è in preda alla paura. La fantomatica ascesa dell’estrema destra qui non si vede ed è difficile immaginare all’orizzonte un exploit come quello della Le Pen o di Salvini. Il razzismo, data anche la storia di questo paese, resta un tabù sociale che le principali forze politiche di…
The Spectre Returns “A spectre is haunting Europe”. It’s strange to use the same words that Marx and Engels used 168 years after the first publication of Marx’s “Communist Manefisto”. The spectre referred to by Marx and Engels was that of communism, an idea whose presence then haunted Europe until it managed to take control of the state in one of the biggest countries in the world after the 1917 October revolution. With the fall of the Berlin Wall 72 years later, however, that spectre was declared to have largely faded away – at least in theory. The spectre that I’m referring to here is Fascism. Once again in Berlin an extreme-right-wing movement called PEGIDA, is organizing a weekly anti-Islamic protests; as almost everybody here in Germany is aware, these…