di Alberto Scarsi L'avvertimento era stato chiaro sin dall'inizio: ''Molto probabilmente ti inviterà a bere una birra''. Con queste parole dell'amico in comune che ha fatto da gancio, parto per il Belgio. Arrivato a Bruxelles lo chiamo per fissare dove incontrarci e lui, mantenedo fede alle indiscrezioni universitarie, non si fa attendere: ''Vediamoci in Place Flagey, ci sono tanti locali dove potremmo fare due chiacchiere davanti ad una birra''. Ecco, appunto. Saliamo i gradini, entriamo nel locale e ci mettiamo comodi su un divano in fondo al corridoio. In fatto di birre Andrea ha le idee ben chiare e prima che la cameriera possa dare qualche suggerimento le ordina la sua scelta. Io, beh, mi lascio consigliare volentieri da Andrea: ha l'aria da esperto del settore, non può deludermi.…
di Alberto Scarsi Si é sempre messa in gioco, ha sempre cambiato, ha girato vari Paesi per studio e per lavoro, e adesso anche per amore. Non ha smesso di imparare e all'occorrenza si é inventata un nuovo lavoro. È il profilo di Francesca, perfetto esempio di come e quanto gli italiani all'estero di nuova generazione abbiano la voglia di crescere, di cogliere le opportunità ed eventualmente di crearsele. Lasciata la Puglia, ha sempre girato per studiare e poi lavorare: Barcellona, la Francia, Dublino e infine Madrid. L'Erasmus, il progetto Leonardo, l'esperienza in Irlanda e infine la Spagna. Tempi, luoghi ed esperienze che ne hanno fatto una piccola cosmopolita, capace di addatarsi alle necessità e realtà del posto. Dopo l'esperienza di Dublino in piena crisi (''Ma quale città poetica e Joyce?…
di Alberto Scarsi Ciro non fa mistero delle difficoltà avute e di quelle presenti: con la praticità tipica della gente del Nord-Est ti mette subito in guardia. La Spagna vive un momento difficile, forse più del nostro, e trovare un lavoro può essere molto difficile. Ciro il suo posto al sole se lo è comunque trovato e guadagnato, la provincia vicentina gli stava stretta. Gli studi a Trento, una prima esperienza in Spagna, poi l'Erasmus e poi la Spagna che lo chiama ancora. Stavolta in modo più stabile, non di passaggio ma con l'intenzione di restarci a lungo. E possibilmente con un lavoro, magari in linea con i suoi studi e con la sua passione per i viaggi. Ecco appunto. Madrid lo affascina e la seconda volta che vi mette…
Alberto, italiano all'estero giunto da Lecco, ci apre una finestra sulla sua nuova vita, partendo dal cuore della capitale del Paese i cui abitanti si considerano i più felici della Terra: disoccupazione sotto il 5%, reddito di solidarietà, inquinamento pressoché inesistente, servizi via internet che é un piacere, parchi e piste ciclabili per migliaia di chilometri. C'é da credergli. Alla faccia pulita del bravo ragazzo ha aggiunto le buone maniere del vivere in Danimarca: spostarsi in bicicletta, puntualità, rispetto per gli altri e le istituzioni. Copenhagen é ormai la città dove aveva deciso di trasferirsi per crescere professionalmente, avere più risorse per le sue ricerche, uno stipendio degno di questo nome ed un futuro che non fosse pieno di incognite. Alberto, italiano all'estero giunto da Lecco, ci apre una finestra…
L'appuntamento é per le nove di mattina alla fermata di Hatton Cross, l'ultima della Piccadilly line prima di arrivare ad Heathrow, periferia di Londra e terzo aeroporto al mondo per traffico passeggeri. Elegante e da subito con metodi cortesi, si rivela di una semplicità disarmante a dispetto dell'importanza del ruolo che ormai ricopre. Con quasi due ore di volo siamo venuti fin qua a scoprire questo ragazzo che da Pistoia, con una laurea in Filosofia, decise di lasciare la sua città e l'Italia a causa, come dice lui stesso, "della mancanza di trasparenza e meritocrazia". Siamo in compagnia di Francesco Fabbroni, pistoiese doc («Ah le colazioni la mattina, quando il babbo mi portava alla pasticceria Valiani!»), oltre Manica da circa dieci anni - dopo un percorso ricco di soddisfazioni partendo…