Alla fine del concerto a Pechino, lo scorso 25 Novembre, Elton John ha dedicato la sua esibizione all’artista e designer Ai Weiwei, noto dissidente cinese. Come riportato dal Global Times, il governo del Paese asiatico ha criticato fortemente la scelta del cantante, compiuta “in violazione del contratto segnato con la sua controparte cinese”. E questo potrebbe indurre i “rilevanti dipartimenti” a “esitare in futuro” in merito la scelta di invitare musicisti stranieri in Cina. Non è la prima volta che accadono fatti del genere. Nonostante il divieto infatti, anni fa i Rolling Stones cantarono “Beast of Burden” (Bestia da soma) e nel 2008 la cantante islandese Bjork, durante un concerto a Shanghai, chiese l’indipendenza del Tibet. Il dissidente Weiwei, che aveva incontrato Elton John, prima dell’esibizione, nega di essere stato a…
Il dissidente cinese Ai Wewei dovrà pagare una maxi multa di 1,8 milioni di euro. Questo quanto confermato in appello dai giudici del tribunale di Chaoyan. Divenuto famoso per aver progettato assieme agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, il Nido d’uccello -lo stadio olimpico di Pechino 2008- Ai era stato accusato di evasione fiscale. Dura la reazione dell’archi-star subito dopo la decisione della Corte: "Nessun cambiamento rispetto alla prima sentenza, i giudici sono membri del Partito Comunista e in Cina è difficile che si faccia giustizia”. L'artista che già nei mesi scorsi aveva provato a sfidare la condanna, sostiene che il processo si sia svolto in maniera arbitraria e per imporgli il silenzio. T.M.
Ai Weiwei, il più famoso dissidente della Repubblica Popolare Cinese, nonché archistar è stato condannato a pagare una multa di 15 milioni di yuan (1,9 milioni di euro) per evasione fiscale dal Tribunale Distrettuale di Chaoyang, Pechino, che ha respinto il ricorso dell’artista contro la decisione dell’ufficio imposte di infliggere la stessa sanzione alla “Beijing Fake Cultural Development Ltd”, società che commercializza le sue opere. L’architetto aveva già attirato l’attenzione dei media perché lo scorso anno era stato condannato ad 81 giorni di carcere senza alcuna accusa. Dopo avere ascoltato questo ulteriore verdetto, Ai si è detto “molto deluso” e ha dichiarato "la sentenza di oggi dimostra come questo Paese, oltre sessant'anni dopo la sua fondazione, ancora non abbia alcun procedimento legale di base, ancora non mostri rispetto per la…