
Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia
Una lunga lastra nera situata in una via all’interno della Baščaršija, il vero centro cittadino, definisce Sarajevo come la città in cui si incontrano culture diverse, la città dove da centinaia di anni si ha un costante “meeting of cultures”. Una città di commercio, come ce la descrive Meša Selimović nei suoi romanzi, percorsa da uomini d’affari provenienti da Istanbul, da Venezia e da Spalato, e per questo inevitabilmente aperta al mondo e a culture diverse. E dunque, al momento dello scoppio della guerra nel 1992, anche “un fattore di complessità insopportabile, una contraddizione troppo forte rispetto al concetto di…