Europa

Obrovac, una città fantasma tra i parchi naturali della Croazia

Obrovac, una città fantasma tra i parchi naturali della Croazia

Seicento anime in un maestoso parco naturale, Obrovac rappresenta la Croazia meno sviluppata, che ancora non ha finito i conti con la guerra. Una volta a maggioranza serba, da vent'anni è governata da un sindaco spesso al centro delle notizie locali per mala politica e corruzione. Intanto, uno spettro (dal nome italiano) mina l'equilibrio ambientale dell'area... ​La signora Mara sta aspettando l’autobus alla stazione di Obrovac. È seduta sul gradino del marciapiede, perché non c’è neanche una panchina. Mi dice che di solito l’autobus arriva verso le tre e che lei viene sempre un quarto d’ora prima per essere sicura di non perderlo. Una…
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Gentrificazione e resistenze a Parigi

Gentrificazione e resistenze a Parigi

La gentrificazione si estende su Parigi a colpi di «riqualificazione» degli spazi pubblici e creazione di spazi culturali che non sono mai spazi e sono sempre avamposti-d’altro. Nel frattempo rimane il dramma delle periferie, dove si vive e si muore – e si resiste. Negli ultimi mesi gli omicidi di Adama Traoré (a luglio 2016, a Beaumont-sur-Oise) e Liu Shaoyo (a marzo 2017, nel XIX arrondissement) e lo stupro di Théo Luhaka (a febbraio 2017, a Aulnays-sous-Bois) per mano della polizia francese, come già la morte di Zyed e Bouna a Clichy-sous-Bois nel 2005, hanno ricordato al mondo che Parigi non…
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Balcani occidentali: nuove turbolenze, obsoleta retorica

Balcani occidentali: nuove turbolenze, obsoleta retorica

L'immagine familiare dei Balcani è quella di una regione con una miriade di problemi legati alle minoranze: piccoli gruppi che sono oppressi o vogliono separarsi. Oggi, però, i conflitti più aspri e pericolosi nella maggior parte degli stati sorgono tra i partiti che si rivolgono principalmente, o esclusivamente, alla comunità etnica di maggioranza.  Il problema nei Balcani oggi non è l'ingerenza russa, sebbene questa giochi un certo ruolo, ma una dimensione particolare del malessere che affligge l'Europa orientale: potere esecutivo senza controllo, erosione dello stato di diritto, xenofobia indirizzata a vicini e migranti e insicurezza economica pervasiva. Il modello varia…
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Una, nessuna, centomila: la lingua nei paesi dell’ex Jugoslavia

Una, nessuna, centomila: la lingua nei paesi dell’ex Jugoslavia

"La risposta alla domanda se la stessa lingua viene parlata in Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Croazia e Serbia è affermativa". Precisamente tale conclusione, più di tutte le altre contenute nella piuttosto breve Dichiarazione su un linguaggio comune, pubblicata alla fine del mese di marzo, ha scatenato una valanga di reazioni in molti dei paesi della ex-Jugoslavia. La Dichiarazione è stata resa pubblica nel corso di una serie di conferenze tenute nell'ambito del progetto "Lingue e nazionalismi", gestito e sponsorizzato congiuntamente da Krokodil, associazione organizzatrice di eventi culturali e letterari con sede a Belgrado, e dal ramo balcanico del tedesco Forum Civil Peace…
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Tra Argentina e Polonia, negli interstizi della Storia

Tra Argentina e Polonia, negli interstizi della Storia

La raccolta “L’occhio di Celan” di Susana Szwarc (Edizioni Fili d’Aquilone, 2016, traduzione di Alessio Brandolini) è dominata dal sensoriale. Chi legge i suoi versi li sente sulla pelle, nulla lascia indifferenti. Ci si può scottare in “Bruciature”, ci si può sentire smarriti nei meandri dei molteplici sentieri aperti e apparentemente zeppi di foschia, ben vivido è l’impatto di “La pista” in cui tre regioni sono cancellate dalle mappe e dalla storia di botto: la poesia lo svela con un solo, incisivo verso d’apertura. Un verso come una lancia nel cuore. Tutto sensoriale è anche il rapporto con la storia,…
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