Europa

Nessuno può portarti un fiore

Nessuno può portarti un fiore

"Nessuno può portarti un fiore" è una poesia in onore delle donne che hanno combattuto per la libertà nel corso della storia, ma per qualche ragione sono state dimenticate. Il motivo non è un mistero: le politiche dei governi di tutto il mondo hanno ingrandito i risultati degli uomini trasformandoli in eroi. La forza è l'elemento che ha permesso a queste donne di andare avanti, essendo l'origine di essa ancora un enigma. L'opera vuole far luce sulla realtà in cui queste donne vissero e morirono, per portare chiarezza sulla loro storia in modo che finalmente, gli si possa portare un fiore.…
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In carcere per terrorismo, ma è un errore

In carcere per terrorismo, ma è un errore

di Joshua Evangelista* Boliden è una piccola comunità di minatori nella Svezia del nord, a pochi chilometri dalla Lapponia. Millecinquecentosessantasei anime schive, sicuramente non abituate ai riflettori. Almeno stato fino a quando il destino ha portato nel villaggio dei minatori Mutar Muthanna Majid, un veterinario ventiduenne di Mosul riservato e dai modi gentili. Dopo aver vissuto sei mesi sotto le leggi dei tagliagole dell'Isis, che avevano conquistato la sua città, era fuggito con un cugino. Sette mesi nel limbo turco, quindi Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria, Austria, Germania, Danimarca. Da Copenaghen aveva superato il ponte di Øresund ed era arrivato a Malmö.…
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Cittadinanze postmigratorie nella crisi dell’Europa dei confini

Cittadinanze postmigratorie nella crisi dell’Europa dei confini

di Stefano Rota - Associazione Transglobal Esiste un legame di forte continuità epistemologica tra cittadinanze postcoloniali e cittadinanze postmigratorie. In entrambi i termini, il prefisso "post" non definisce un "oltre", ma, al contrario, individua un momento costitutivo che continua a vivere, sia pur con caratteristiche e conseguenze differenti. Il postcolonialismo definisce lo spazio geopolitico, sociale e culturale al cui interno le cittadinanze postmigratorie dispiegano modelli di agire che vanno dalla condizione di soggetto in sé, a quella "per altri", fino alla costituzione di un soggetto per sé, come classifica Elster il percorso che conduce alla produzione di un'agency, a cui corrisponde una soggettività piena.…
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Vivere a Nizza dopo l’attentato, tra blindature e fragilità

Vivere a Nizza dopo l’attentato, tra blindature e fragilità

di Giovanni Gugg L'eccidio sulla Promenade des Anglais di Nizza, lo scorso 14 luglio 2016, è stato possibile per una serie di concause, dalla singolarità con cui è stato realizzato alla leggerezza della sorveglianza, ma soprattutto per la conformazione urbanistica dello spazio in cui ha avuto luogo. Come proteggere una strada, anzi un lungomare? Come rendere più sicura una piazza? Da allora sono trascorsi due mesi di cordoglio e tristezza. Nel cuore della stagione più importante dell’anno in Costa Azzurra, la costernazione è stato il sentimento collettivo più diffuso, più dello sconcerto, della paura o della rabbia. Tristezza significa che…
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I sacchi di iuta testimoni delle sofferenze del Ghana

I sacchi di iuta testimoni delle sofferenze del Ghana

di Lotte Løvholm* La colorata e turistica Nyhavn di Copenhagen si trasformerà a breve in un quartiere polveroso: tanti sacchi di iuta drappeggiati per un'estensione totale di 12 x 120 metri copriranno la facciata del porto di Charlottenborg. Si tratta dell'opera Nyhavn’s Kpalang dell'artista ghanese Ibrahim Mahama, nell'ambito della mostra An Age of Our Own Making, che coinvolge 28 artisti da tutto il mondo. "Non posso parlare del mio lavoro senza menzionare i miei collaboratori, che sono i migranti del nord e dell'est del Ghana venuti in città a lucidare le scarpe. Il lavoro è durato due anni e in parte è inedito, in parte viene dal mio lavoro precedente a…
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