Europa

Quel massacro dimenticato degli operai italiani nelle saline francesi

Quel massacro dimenticato degli operai italiani nelle saline francesi

Sporchi, "tristi, straccioni". Così i giornali dell'epoca definivano gli immigrati piemontesi e toscani che ogni anno venivano impiegati a cottimo per raccogliere il sale in Camargue. Fino a quando, il 17 agosto del 1893, al grido di "Viva l'anarchia, morte agli italiani", una folla di francesi non li inseguì per cacciarli. Perché "rubavano lavoro". Ne uccisero dieci, e ferirono centinaia Testo di Joshua Evangelista, foto di Amin Othman* Sodol Colombini stringe tra le mani il cappello di panama mentre guarda il sole infrangersi nell'acqua che circonda le piramidi di sale: non riesce a mandarlo via, quel sale, nemmeno dopo essere…
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Mazi Mas, il ristorante dove le donne migranti possono fiorire

Mazi Mas, il ristorante dove le donne migranti possono fiorire

A Londra un ristorante itinerante ha l’obiettivo di dare una chance a donne migranti alla ricerca dell’opportunità di riscattarsi e di un modo per sostenere i loro figli e le loro famiglie di Caterina Villa Azeb e Roberta si muovono con calma in cucina, a proprio agio, come due sorelle. Sono cresciute a un oceano di distanza, la prima in Etiopia e la seconda in Brasile, ma stranamente tra di loro parlano in italiano. È un’amicizia nata in cucina, la loro, nello specifico in quella di Mazi Mas, il ristorante itinerante che si appoggia alle cucine di altri locali londinesi, fondato…
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Luiza Gega, la campionessa che si allena per strada

Luiza Gega, la campionessa che si allena per strada

Grazie a lei l'Albania si è guadagnata per la prima volta una medaglia ai Campionati Europei di atletica leggera. Ma il governo non investe sullo sport, e la campionessa è costretta ad allenarsi per le Olimpiadi di Rio sull'affollatissimo lungolago di Tirana Lei è Luiza. Io e Luiza abbiamo una cosa in comune, andiamo tutti e due a correre, lei sul lungolago di Tirana, mentre io lo faccio lungo il fiume Arno in Toscana. A dire il vero, spesso salto la corsa pomeridiana o serale, mi lamento sempre di non farcela, del caldo, della stanchezza ecc, mentre Luiza no, Luiza…
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Il ‘Respiro’ che salva la vita

Il ‘Respiro’ che salva la vita

Quando una rifugiata siriana tenta di superare la frontiere italiana scopre che solo una cosa può salvarle la vita: il suo respiro. L'intervista al Collettivo Nieminen Nel tentativo di attraversare il confine italiano, la giovane rifugiata siriana Sara Kamal (interpretata da Zena Abram) scopre che una sola cosa può salvarla: il suo respiro. Il cortometraggio “Respiro” – scritto e diretto da Andrea Brusa e Marco Scotuzzi e prodotto da Andrea Italia – parla ancora una volta della sofferenza umana causata dagli attuali, consistenti flussi migratori in Europa. Dopo il loro primo film “Nur” – che ha vinto il prestigioso premio del pubblico al…
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Essere donne, essere rom

Essere donne, essere rom

di Sidita Kushi – Northeastern University Le terre montuose che fungono da barriere tra le "civiltà" hanno subito ondate di orribili abusi. Guerre mondiali, massacri, bombardamenti nazionali e internazionali e, di recente, una crisi dei rifugiati ancora in corso, hanno messo in discussione il tessuto delle nazioni dei Balcani occidentali, creando nuove vittime dell'oppressione. Media, analisti politici e molte ONG raccontano giustamente le numerose violazioni commesse dai governi balcanici ed europei verso i profughi che  tentano di fuggire dalla guerra siriana verso la sicurezza. Questa attenzione non deve vacillare e dovrebbe anzi essere maggiore. Eppure, involontariamente, riflettori puntati esclusivamente sull'acutizzarsi della recente crisi umanitaria a volte…
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