Medio Oriente

Quello che non ci dicono della guerra in Yemen

Quello che non ci dicono della guerra in Yemen

Durante il "Festival Internazionale del Giornalismo" tenutosi a Perugia, ho avuto il piacere di incontrare e scambiare due parole con Dino Giarrusso, iena del programma LE IENE. Insieme abbiamo parlato della guerra in Yemen, una guerra dimenticata da tutti, una guerra che riguarda uno dei paesi con la posizione più strategica per la dominazione dello stretto di Bab el Madeb, che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, nonchè una via commerciale fondamentale per il mercato del petrolio. Lo Yemen risulta essere il paese più povero del Medio Oriente e da anni ormai viene conteso tra le due super…
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Noi, egiziani-armeni scampati al genocidio vi diciamo che si può convivere

Noi, egiziani-armeni scampati al genocidio vi diciamo che si può convivere

Nel 1915, dopo aver resistito strenuamente per mesi alle forze turche sul Musa Dagh, oltre 4000 armeni sono fuggiti a bordo di navi da guerra francesi in quella che viene considerata la prima operazione di soccorso civile mai registrata. Il loro sbarco a Port Said ha segnato un punto di svolta nella ricca e complessa storia della comunità armena in Egitto (la cui presenza risale al VI sec.). Le migliaia di rifugiati in fuga dal Genocidio hanno avuto un forte impatto nella cultura egiziana, raccontato dal regista Waheed Sobhy nel nuovo documentario "We Are Egyptian Armenians". "È un messaggio di…
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Intervistare un dittatore è sacrosanto, ma non “in ginocchio”

Intervistare un dittatore è sacrosanto, ma non “in ginocchio”

Fulvio Scaglione dopo le critiche ricevute per l'intervista "in ginocchio" ad Assad, risponde alle critiche su Linkiesta: "Intervistare Assad è sacrosanto, alla faccia dei maestrini del giornalismo". Ad una persona intelligente dovrebbe risultare evidente che il punto della questione non è se intervistare Assad o meno, ma il modo in cui lo si intervista e le domande che vengono poste. Scaglione riguardo all'intervista dice: «Noi quattro giornalisti italiani che abbiamo realizzato l’intervista ad Assad ci siamo accordati per fare domande diverse, ad ampio spettro, su temi scomodi per il regime. Non ci è stato chiesto di evitare questo o quell’argomento,…
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Voci di giornalisti rifugiati

Voci di giornalisti rifugiati

"Cosa rappresenta il giornalismo nel contesto della tua vita?" chiede Sara Furlanetto a tre giornalisti che hanno trovato asilo nel Regno Unito e che sono tra i beneficiari del Refugee Journalism Project. Ognuno di loro ha scritto un testo personale, in cui hanno condiviso le proprie storie così come le aspirazioni che vivono oggi e gli obiettivi professionali che intendono perseguire. Dalla Palestina (Shahd Abusalama) al Bangladesh (M.), passando per la Siria (Abdulwahab Tahhan), le loro storie spiegano perfettamente cosa vuol dire diventare rifugiati per coloro che hanno deciso di dedicare le proprie vite a fare informazione. In tutto il mondo…
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Noi, ebrei libanesi alla ricerca di un’identità

Noi, ebrei libanesi alla ricerca di un’identità

ella narrazione della complessa storia del popolo ebraico, raramente si fa riferimento alla diaspora dei libanesi di religione ebraica. Presente in Libano da migliaia di anni (in alcune versioni della Bibbia si fa riferimento al fatto che Gesù avrebbe soggiornato nei pressi del monte Hermon e di Qana), questa comunità contava circa 24mila membri dopo la seconda guerra mondiale. Quando l'organizzazione sionista Yishuv chiese dei fondi, gli ebrei del Libano rifiutarono ogni loro approccio, dimostrandosi tendenzialmente contrari alla creazione dello Stato di Israele, come ricorda la storica Kirsten Schulze. Il Libano fu inoltre l'unico stato arabo in cui, in seguito alla fondazione di Israele, la popolazione…
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