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Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà

Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà

Calci fulminei, movimenti fluidi e ipnotici, il ritmo incalzante del berimbau: osservare una roda de capoeira è immergersi in un universo dove danza e lotta si fondono in un gioco di sfida e complicità. Ma oltre la bellezza dei movimenti c’è una storia di sofferenza e resistenza. Nata tra gli schiavi africani deportati in Brasile, la capoeira è stata una forma di ribellione travestita, un codice di libertà in grado di ingannare i padroni. Nel tempo, è diventata simbolo di identità culturale e di un orgoglio che ha saputo resistere e trasformarsi. Le radici africane della capoeira La storia della capoeira inizia nei secoli…
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La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra

La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra

Dagli sfarzosi set fotografici di Vogue alle trincee della Seconda Guerra Mondiale, la parabola di Lee Miller è la storia di una donna che ha sfidato ogni convenzione. Modella, fotografa, musa e corrispondente di guerra, Lee ha rotto barriere sia davanti che dietro la macchina fotografica. La sua vita—ora raccontata nel film con Kate Winslet—è un esempio di libertà, ribellione e genio creativo. Gli esordi Elizabeth “Lee” Miller nasce nel 1907 a Poughkeepsie, New York, in una famiglia benestante ma segnata da traumi e ambiguità. A soli 7 anni, viene violentata e contrae la gonorrea, una malattia stigmatizzata e quasi incurabile all'epoca. Suo…
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La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto

La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto

“Sei ebreo?” Questa domanda, secca e brutale, venne rivolta nel 1941 a un ragazzo di 16 anni di nome Solomon Perel. Intorno a lui, un gruppo di soldati tedeschi armati aspettava la risposta. Una parola sbagliata avrebbe significato la condanna a morte. Perel decise di giocare la sua carta più pericolosa. Tra sangue freddo e disperazione, pronunciò le parole che gli avrebbero salvato la vita ma che lo avrebbero anche costretto a vivere in una trappola identitaria senza via d'uscita: “Ich bin Volksdeutscher. Sono un 'tedesco etnico' ". Con quella frase, Perel si separò per sempre dal ragazzo ebreo che era stato. Nacque così Josef Perjell, il suo "nuovo sé", un'identità…
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Le tre sorelle che fecero cadere il dittatore dominicano Trujillo

Le tre sorelle che fecero cadere il dittatore dominicano Trujillo

Le sorelle Mirabal, conosciute come "Las Mariposas", organizzarono una resistenza contro la dittatura di Rafael Trujillo nella Repubblica Dominicana. Con il "Movimento 14 di giugno", denunciarono gli abusi del regime e contribuirono a mobilitare l'opposizione. La loro morte brutale per mano degli uomini di Trujillo, nel 1960, scatenò un’ondata di indignazione che portò alla caduta del dittatore l’anno successivo. Questa è la storia di tre donne che cambiarono per sempre la loro nazione. L'infanzia sotto la dittatura Patria, Minerva e María Teresa Mirabal nacquero in una famiglia agiata di Ojo de Agua, un piccolo villaggio vicino a Salcedo, nella Repubblica Dominicana. Cresciute…
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Come i Māori hanno salvato la loro lingua dall’estinzione

Come i Māori hanno salvato la loro lingua dall’estinzione

Nel 1972, un gruppo di giovani attivisti Māori marciò verso il Parlamento di Wellington con una petizione firmata da 30.000 persone. Chiedevano che il te reo Māori, la loro lingua ancestrale, fosse insegnato nelle scuole pubbliche della Nuova Zelanda. Non era una semplice rivendicazione linguistica: era una sfida aperta al sistema coloniale che, per più di un secolo, aveva tentato di cancellare quella lingua e tutto ciò che rappresentava. Quel giorno del 1972 segna una svolta, ma la storia del te reo inizia molto prima, con un progetto di assimilazione forzata che aveva l'obiettivo preciso di eliminare la lingua Māori. Oggi, quella stessa lingua,…
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