La ricarica artificiale degli acquiferi come soluzione per conservare l’acqua nei paesi aridi e a rischio desertificazione, rendendola così disponibile per l’agricoltura e gli altri settori. La tecnica è stata sviluppata grazie a Wadis-Mar (Water harvesting and Agricultural techniques in Dry lands: an Integrated and Sustainable model in MAghreb Regions), un progetto che negli ultimi quattro anni e mezzo ha visto lavorare insieme il Nucleo di ricerca sulla desertificazione (NRD, capofila) dell’Università di Sassari, la Universitat de Barcelona (UB), l’Observatoire du Sahara et du Sahel (OSS) di Tunisi, l’Institut des Régions Arides (IRA) di Médenine, in Tunisia, e l’Agence Nationale des Ressources Hydrauliques (ANRH) di Algeri. Finanziato dall’Unione Europa, Wadis-Mar è stato portato avanti con l’obiettivo di arrivare a un modello integrato, sostenibile e partecipato di raccolta dell’acqua e della…
di Stefano Rota - Associazione transglobal La “domanda” d’asilo assume un ruolo egemone tra la molteplicità di domande particolari che provengono oggi dal popolo migrante. Tale egemonia consente anzi di definire l’identità “popolare” che vi si esprime: il richiedente asilo. Secondo Laclau, questa identità appare come un “significante vuoto”, perché, per rappresentare il tutto, deve sottrarre significato a quelle domande che di fatto la compongono. E’ qui dove si gioca la tensione tra umanitarismo e politico su cui si innestano le politiche europee; recuperare la dimensione politica delle migrazioni consente di riempire di significato quell’identità popolare che eccede il suo elemento dominante, offrirgli una “pienezza che è costitutivamente assente”. Il 12 settembre scorso, i presidenti delle regioni Lombardia, Liguria e Veneto si sono riuniti per definire una linea comune sul…
di Debora Del pistoia È un’edizione speciale questa del Sabir Fest 2016, un’edizione doppia dato che il Sabir si espande e arriva a includere due città in due settimane di programmazione diversamente declinati (“Vuoti di memoria”, Messina 6-9 ottobre, “Città arcipelago”, Catania 13-16) in un’ottica di creazione di spazi in cui si possa parlare del futuro del Mediterraneo, di culture e cittadinanza mediterranea. Il Sabir Fest, che nasce nel 2014 da un’iniziativa di Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move e Sabir Srl, ha una dimensione culturale, letteraria, artistica, di performance, di incontri con autori e autrici del Mediterraneo, ma anche una dimensione politica e di dibattito sulle sfide del Mediterraneo legate a temi quali la crisi come opportunità, le migrazioni e le identità in un’ottica inclusiva. Questa…
Intervista di Riccardo Bottazzo Immaginate un extraterrestre. Immaginate che attraversi gli spazi siderali sulla sua lucente astronave per atterrare nella spianata del Tempio, scansando contraeree, missili e mitragliate varie da parte dell’esercito meglio armato del mondo. Immaginate che il nostro alieno esca dalla sua astronave e se ne vada a spasso per Gerusalemme chiedendo alla gente: “Scusate, come faccio a distinguere i palestinesi dagli israeliani, considerato che per me siete tutti terrestri: tutti ugualmente brutti, privi di antenne e tentacoli?” Ebbene, voi cosa rispondereste? Amira Hass, giornalista e scrittrice ebrea ed israeliana che ha scelto di vivere a Ramallah per raccontare al mondo quanto avviene in Palestina, non ha dubbi. “Gli risponderei di guardare i tetti delle case per controllare se ci sono serbatoi. E poi il verde. Gli direi…
di Germano Monti Il prossimo 5 ottobre, al MAXXI di Roma, verrà inaugurata la mostra delle fotografie scattate da “Caesar”, nome in codice che protegge l’identità di un ex fotografo della polizia militare di Damasco, il cui incarico era stato per anni quello di riprendere le varie scene del crimine, quali omicidi, furti, rapine, incidenti stradali, ecc. Un lavoro di routine, simile a quello di tanti suoi colleghi nelle polizie di tutto il mondo, fino a quando, ne primi mesi del 2011, arriva anche in Siria il vento rivoluzionario della primavera araba. Iniziano e si moltiplicano le manifestazioni che chiedono riforme, manifestazioni pacifiche che il regime di Bashar Assad, però, tenta di reprimere con l’impiego di un livello di brutalità e ferocia sconosciuto persino ai vecchi dittatori di Egitto e Tunisia,…