di Thomas Hylland Eriksen* Due eventi drammatici. Uno si sta svolgendo da alcuni anni, l'altro è uno shock improvviso. Insieme stanno eclissando tutte le altre questioni. Siriani disperati che per fuggire dal loro paese distrutto entrano in gran numero nei paesi limitrofi e in quelli europei; una manciata di fanatici assetati di sangue ha ucciso a caso oltre un centinaio di persone innocenti a Parigi. Entrambi gli eventi fanno parte di una immagine inquietante più grande. Sono interconnessi e rivelano caratteristiche importanti del mondo in cui tutti noi viviamo attualmente. Prima di tutto, come fattori causali dobbiamo prendere in considerazione le asimmetrie regionali. La costa settentrionale del Mediterraneo è costituita da stati stabili, prosperi e soprattutto pacifici, mentre le coste meridionali e orientali sono dominate da stati instabili, autocratici o al collasso e da disuguaglianza, insicurezza e stagnazione.…
di Stefano Pacini Metti che una sera a cena si discuta di nonni. Pensavo che quello mio paterno, Santi, battesse tutti come età essendo classe 1890. Macché! Il mio amico Carletto di Follonica tira fuori il suo: Pietro Bertini, nato a Ciciano, nel comune di Chiusdino, nel 1880. E ne racconta la storia che gli hanno tramandato i suoi, oltre ai ricordi personali, visto che Pietro è morto a quasi novant'anni, quando Carletto ne aveva quindici. Potete immaginare Ciciano e i paesini a cavallo tra la Maremma e il Senese a fine '800 ? Povertà, vie di comunicazioni difficili e viaggi fuori paese rari, economia in larga parte di sussistenza, aspettativa di vita media sotto i cinquanta anni. Stato italiano lontano quanto a interventi strutturali, ma presente quando si trattava…
di Giovanni Gugg [illustrazione in copertina di Augusto Metztli] Guardare? Nel suo saggio «Davanti al dolore degli altri», citato spesso negli ultimi tempi, Susan Sontag scrive che «le fotografie sono uno strumento per rendere “reali” (o “più reali”) situazioni che i privilegiati, o quanti semplicemente non corrono alcun pericolo, preferirebbero forse ignorare». Secondo alcuni, la crudezza di certe immagini spingerebbe a “prendere coscienza” dell'orrore, permetterebbe di comprendere l'enormità e l'insensatezza di certe atrocità, che si tratti di guerra, carestie, persecuzioni, viaggi estenuanti e pericolosi attraverso montagne, deserti e mari. Ma Sontag sa bene che le fotografie non hanno un linguaggio univoco e, soprattutto, è consapevole che l'epoca contemporanea le consuma ad una velocità così vertiginosa che «è impossibile dare per scontato l'effetto provocato dall'immagine di una scena penosa». Tre settimane…
di Nicole Valentini In quest’epoca di grandi sconvolgimenti politici, economici e geopolitici risulta talvolta difficile osservare il mondo senza un certo grado di insicurezza e angoscia. Trovare un mezzo che permetta di descrivere la realtà che ci circonda con un linguaggio universale e al contempo lontano da stereotipi e strumentalizzazioni politiche è uno dei compiti dell’arte. Anche la poesia assurge a questo compito fondamentale e vi è chi ormai da secoli utilizza questo mezzo come strumento di espressione privilegiato per riaffermare la propria identità, i propri sentimenti ma anche per raccontare in versi esprienze umane come la guerra e la diaspora dei popoli. Con il termine poesia della diaspora viene infatti indicato quell’insieme di opere poetiche prodotte da autori che per motivi diversi, come ad esempio la guerra o le…
"È ancora possibile considerare l’immigrazione come un'emergenza? O non sarà piuttosto più plausibile individuare anche nella gestione emergenziale della questione migratoria una scelta, di ormai lungo periodo, quindi socialmente e storicamente definita, di voler mantenere nella emergenza, quindi fuori dai confini della cittadinanza sociale e civile, donne e uomini che provengono da altri paesi? Un mantra che appartiene agli studi organizzativi recita che 'le organizzazioni che si occupano di un fenomeno in maniera emergenziale in realtà producono (riproducono) emergenza'." Così scrive Mauro Ferrari, docente presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, nel recensire il volume collettaneo “Migranti e territori. Lavoro diritti accoglienza” (QUI la recensione). Il libro, a cura di Marco Omizzolo e Pina Sodano, sarà presentato dal Servizio intercultura delle Biblioteche di Roma e da Frontiere mercoledì 30 settembre 2015. L'appuntamento è dalle ore 18 presso…