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L’Aquila, tre anni di scatti d’autore

Intervista di Teodora Malavenda 6 aprile 2009. Un violento terremoto distrugge L’Aquila e altri 56 paesi abruzzesi. 309 sono le vittime. Il capoluogo è quasi interamente raso al suolo. Cumuli di macerie sbarrano le strade e sotto gli occhi dei sopravvissuti la storia di un popolo diventa polvere.  Oggi in occasione del terzo anniversario, propiniamo ai lettori alcune immagini tratte da "Temporary?Landscapes", un progetto fotografico a cura di Massimo Mastrorillo che di seguito ci ha rilasciato anche un’intervista. Con l’augurio che la memoria e l’identità del prezioso territorio abruzzese perseverino nel tempo.   Per prima cosa ricordiamo ai lettori cos’è e come si articola Temporary?Landscapes. Dall'aprile 2009 ad oggi ho portato avanti un progetto di documentazione sull’Aquila e le conseguenze del terremoto in questa città e nella provincia. Il titolo del…
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Noi abbiamo ancora un sogno

Martin Luther King (15 gennaio 1929 – 4 aprile 1968), politico, attivista e pastore protestante statunitense, nel 1963, davanti al Lincoln Memorial a Washington D.C., pronunciò un discorso passato alla Storia: "Io ho un sogno". Con queste parole lo vogliamo ricordare e vogliamo mantenere viva la fiamma del rispetto e della fratellanza che lo hanno contraddistinto. Qui di seguito la traduzione del discorso integrale Oggi sono felice di essere con voi in quella che nella storia sarà ricordata come la più grande manifestazione per la libertà nella storia del nostro paese. Un secolo fa, un grande americano, che oggi getta su di noi la sua ombra simbolica, firmò il Proclama dell’emancipazione. Si trattava di una legge epocale, che accese un grande faro di speranza per milioni di schiavi neri, marchiati dal…
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Il regime siriano gli spezzò le mani. Torna a disegnare Alì Ferzat

Buone notizie da Londra. Alì Ferzat, il vignettista siriano aggredito e torturato per la sua arte contro il regime di Assad, tornerà a disegnare. L'artista ricorda con queste parole l'aggressione ricevuta: "Hanno passato 45 minuti a picchiarmi continuamente, dicendomi: 'Così la prossima volta non sfiderai i padroni'. Uno ha detto 'colpisci la sua mano, rompila, così non potrà più disegnare' ". Disegnare vignette è più di un lavoro per Alì. E' una missione: "L'artista tasta il polso della strada, c'è una relazione fra l'artista e la strada, una connessione. I fumetti devono tenere il passo con le persone e le persone non possono tollerare che certi temi vengano nascosti o non detti. Sono un artista, una voce critica e documenterò la nostra resistenza per le generazioni future. L'artista deve incarnare una…
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Assange: “Obama peggio di Bush”

Barack Obama? Peggio di George W. Bush. Almeno secondo Julian Assange. «Bush ha catturato persone e le ha rinchiuse a Guantanamo e in altre prigioni senza alcun processo. Ora il governo di Obama non si preoccupa nemmeno di catturarle, semplicemente le elimina con i droni e altri metodi e fa così anche con persone che hanno la cittadinanza americana. È una politica ancora più severa di quella di Bush», ha detto il fondatore di Wikileaks in un'intervista rilasciata a L'Espresso, in edicola domani. «La cosa interessante è che sotto il presidente Obama gli Stati Uniti hanno incriminato più fonti di quanto è accaduto sotto tutte le altre amministrazioni Usa messe insieme», ha aggiunto Assange riguardo al processo a Bradley Manning, il soldato americano accusato di essere la spia di Wikileaks.…
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“10 ragioni per cui bisogna attaccare l’Iran”

David Swanson, blogger, attivista e scrittore statunitense, ha elencato dieci punti (ovviamente ironici) per cui è necessario che gli Usa attacchino l'Iran. 1) L'Iran ha minacciato di rispondere se attaccato; questo rappresenterebbe un crimine di guerra. E i crimini di guerra devono essere puniti. 2) La mia televisione dice che l'Iran ha armi atomiche. Sono sicuro che questa volta è la verità. Proprio come la Corea del Nord. Sono sicuro che loro siano i prossimi. Noi bombardiamo soltanto chi ha veramente armi atomiche e fanno parte dell'Asse del Male. A parte l'Iraq, che era tutta un'altra storia. 3) In Iraq tutto sommato non è andata male.  Considerando che il governo attuale è davvero scadente, è un bene che tanti hanno lasciato la propria terra o che sono morti. Davvero, non…
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