A Manama, capitale del Bahrein, durante la processione per ricordare la morte del sedicenne Ahmed Jaber, la polizia ha tentato disperedere le migliaia di partecipanti tramite gas lacrimogeni. Secondo gli attivisti, nella morte del ragazzo sarebbero coinvolte le forze dell'ordine.
Al Festival Internazionale di giornalismo a Perugia capita di incontrare persone di spicco e firme importanti ma, a volte, a lasciare il segno sono proprio quei panel meno "inflazionati", quelli che non hanno nomi altisonanti perché sconosciuti ai più. Un esempio di quanto ci sia di bello - e di nicchia - lo si è visto all'incontro La battaglia per la libertà: testimonianze a confronto dove alcuni personaggi di fama internazionale hanno raccontato quanto sia difficile dare voce alle ingiustizie presenti nel loro paese. Farida Nekzad: co-fondatrice Wakht News Agency Essere una giornalista donna in Afghanistan è decisamente difficile. Il ritiro delle truppe ISAF in Afghanistan significa meno protezione, meno diritti soprattutto per noi. È triste da dire ma l'Occidente si è dimenticato di noi, di quanto sia importante per noi…
Una corte giudiziaria del Bahrain ha condannato sei utenti di Twitter ad un anno e di reclusione. Secondo la sentenza gli attivisti sarebbero “colpevoli di aver abusato della libertà d’opinione e di aver offeso la società e la figura del re Hamad bin Isa al-Halaifa”. Lo stesso giorno in cui è stata emessa la sentenza, Abdul Latif Abdul Aziz al-Sheikh, capo della polizia religiosa saudita, ha criticato l’uso di Twitter da parte dei cittadini, dichiarando che “chi usa i social network, perde i contatti con la vita in questo mondo e nell’aldilà”. Non è un caso che in Arabia Saudita ci sia il tasso più basso di utenti Twitter al mondo. Il 9 luglio 2013, Nabeel Rajab, capo del Bahrain Centre for human rights e icona delle proteste iniziate a…
Sertaç Sehlikoglu è una giovane blogger turca che ha fatto dello sport il target della sua informazione. Attraverso il suo blog parla alla comunità musulmana, e non solo, di quanto potenziale esista tra le sorelle che si dilettano negli sport. Dottoranda in antropologia sociale all'Università di Cambridge, si è laureata prima in Sociologia ad Istanbul e poi in antropologia alla Concordia University di Montreal. A noi di Frontiere News racconta la sua avventura con il blog e quanto, nel corso degli anni, sia stato importante parlare della realtà femminile usando lo sport. Intervista di Ilaria Bortot Cosa ti ha fatto capire che era diventato necessario parlare delle donne musulmane nello sport? Sono sempre stata in qualche modo turbata da come le donne musulmane venissero raccontate dai media occidentali. Negli anni…
Migliaia di donne lottano per affermare i loro diritti. Migliaia di donne vengono imprigionate, condannate, torturate, fatte tacere. Perché donne. Come Nasrin Sotoudeh, avvocata iraniana, incarcerata per aver difeso un oppositore. Razan Ghazzawi, siriana, blogger, perseguitata per aver scritto contro il governo. Salwa Husseini, egiziana, torturata per aver manifestato. Sheima Jastaniah, condannata in Arabia Saudita a 10 frustate per aver guidato da sola un’auto. Proteggile dal carcere, dalla violenza, difendi la loro vita. Chiama o invia un SMS al 45509. Di fronte al carcere, alla tortura, alle aggressioni, le donne del Medio Oriente e del Nordafrica non si sono tirate indietro e continuano la loro lotta di libertà nelle strade, sui blog, nelle aule di tribunale, nei parlamenti. Amnesty chiede il tuo aiuto: amplifica la loro voce, condividi su Facebook e su Twitter con l’hashtag #iosonolavoce. LEGGI ANCHE: L’attivista…