Il mio nome è Basir. Sono un giornalista italo-hazara e questo è il resoconto in prima persona degli avvenimenti storico-politici che si stanno attualmente verificando in Afghanistan. La mia etnia è stata storicamente perseguitata dai talebani, ma oggi l’intero popolo si trova ad affrontare la minaccia di un gruppo che ha da sempre utilizzato la violenza e il terrore per raggiungere i propri scopi politici. Credo che tali gruppi abbiano un nome, eppure così di rado è stato utilizzato per descriverli. Anche in questa nebulosità, ottusità e relativismo vanno ricercati i semi della nostra disfatta. Per anni infatti, nei media e nei salotti degli avventurieri occidentali di tutto il mondo, i talebani sono stati ritratti di volta in volta come un’opposizione armata, un gruppo militante antimperialista e così via. Verrebbe…
di Alessandro Pagano Dritto / @paganodritto Ci sono giornalisti il cui nome rimane indissolubilmente legato ad alcune aree geografiche: paesi, regioni, continenti. Renato La Valle è uno di questi giornalisti e il suo nome è legato all'Impero Ottomano e a quello che ne fu il centro politico, la Turchia. Le sue corrispondenze, scritte come inviato del Giornale d'Italia sul finire del primo decennio del secolo scorso, sono state ora raccolte in un volume dal figlio Raniero. Il contesto storico Cronache ottomane di Renato La Valle. Come l'Occidente ha costruito il proprio nemico (Bordeaux Edizioni, Roma, 2016, pp. 278, 16 euro) può essere dunque considerato la testimonianza in divenire di uno dei momenti più concitati degli ultimi anni dell'Impero, poco tempo prima che la Prima Guerra Mondiale ne decretasse la scomparsa. La…
Viaggio nell'isola di Cipro, da 42 anni divisa da una linea verde dell'Onu e da una diversità di lingua, cultura, religione e tradizione. Greci-ciprioti a sud, turchi-ciprioti nel nord, condividono la stessa terra senza essere connazionali. Testo di Martina Martelloni – fotografie di Michele Cirillo (fotogallery in fondo all'articolo) na grande isola è capace di nascondere storie antiche e leggende secolari. Tra i paesaggi morbidi del mare e l'irruenza delle montagne, Cipro è terra mitologica. Si narra della nascita di Afrodite tra le sue acque, dea della bellezza e dell'amore che ha reso quest'isola magicamente senza tempo. Succede, poi, che i miti ed i racconti dei vecchi ciprioti trovino forma in una realtà fatta di guerra e di poteri contrastanti, di popoli diversi culturalmente e religiosamente, di sapori e tradizioni vittime…
Sporchi, "tristi, straccioni". Così i giornali dell'epoca definivano gli immigrati piemontesi e toscani che ogni anno venivano impiegati a cottimo per raccogliere il sale in Camargue. Fino a quando, il 17 agosto del 1893, al grido di "Viva l'anarchia, morte agli italiani", una folla di francesi non li inseguì per cacciarli. Perché "rubavano lavoro". Ne uccisero dieci, e ferirono centinaia Testo di Joshua Evangelista, foto di Amin Othman* Sodol Colombini stringe tra le mani il cappello di panama mentre guarda il sole infrangersi nell'acqua che circonda le piramidi di sale: non riesce a mandarlo via, quel sale, nemmeno dopo essere andato in pensione. Una vita passata nella Camargue, la sua, tra sabbia e paludi, a seguire tutta la filiera della lavorazione dell'oro bianco di Aigues-Mortes. Intervallata da dodici anni, dal 1977…