La moda del momento che ha ormai contagiato uomini e donne di tutto il mondo è sicuramente quella del 'selfie', la versione social del vecchio autoscatto. La superficialità e l’egocentrismo che solitamente s’accompagnano a questa pratica vengono meno però in questa particolare circostanza. In Libano l’autoscatto è stato usato per dire basta alla violenza: alcuni cittadini hanno infatti dato il via ad una protesta tramite i social media sui quali postano dei “selfie” insieme a messaggi di pace e speranza. Ci è voluto poco prima che il nome della protesta diventasse un popolare hashtag (#notamartyr) nato per lanciare un messaggio chiaro e d’impatto: non vogliamo essere martiri dell’estremismo e del fondamentalismo. Il tutto è iniziato con un autoscatto, una foto di amici che si è presto tramutata nel simbolo di…
"Come può il Libano volgere le spalle ai chi ha perso la propria casa, i parenti, i propri mezzi di sostentamento e a chi sta scappando dalla guerra per salvarsi la vita?" - Joe Stork, responsabile dell'area mediorientale per Human Rights Watch. Il governo del Libano ha impedito l'ingresso nel Paese a circa 200 palestinesi provenienti dalla Siria. La negazione del diritto d'asilo - raccontata a Human Rights Watch da alcuni dei palestinesi che hanno tentato di entrare in Libano, tra cui bambini, donne, anziani e malati - è dovuta alle nuove misure del Direttorato generale della sicurezza del Libano che, dal 6 agosto, ha imposto specificatamente per i palestinesi residenti in Siria. Ufficialmente non c'è stato nessun comunicato ma, stando a quanto i richiedenti asilo hanno raccontato, le guardie di…
testo di Ilaria Bortot - foto di Stefano Gnech Gli occhi di Maria mi guardano incuriositi, due fari azzurri sotto il velo scuro. Insieme a lei Zainab, una bambina. Scattano foto, riprendono il prete ortodosso che rilascia l'intervista ai giornalisti presenti nella chiesa ancora da finire. Siamo a Naffakie, a sud del Libano, nella provincia di Bint Jubair, dove grazie ad un progetto Cimic di UNIFIL è stata ricostruita la Chiesa ortodossa del paese. Fin qui nulla di strano se non il fatto che a chiedere la ristrutturazione del luogo sacro non è stato Padre William ma il Muftar del villaggio, un paesino arroccato a maggioranza sciita. L'edificio è stato ristrutturato e riportato alla sua architettura originale. Pietre a vista e altare in marmo, le icone dei santi ancora da ristrutturare.…
Nuove barriere intorno ad Israele. Un portavoce militare dello Stato ebraico ha annunciato l’avvio dei lavori, da parte del proprio esercito, di un muro, lungo un tratto del confine con il Libano, nel settore orientale della Linea Blu. Questa delimitazione era stata marcata nel maggio 2000 dalle Nazioni Unite, dopo il ritiro delle truppe israeliane, una volta terminata l’occupazione del Libano, durata ben 22 anni. Il portavoce ha poi precisato che la realizzazione della barriera avverrà "in coordinamento con la missione Unifil e con l’esercito libanese" e che "il muro servirà ad evitare frizioni al confine". La radio israeliana, parlando di questo nuovo muro, ha spiegato che sarà alto tra i cinque ed i sette metri e sarà costruito in cemento. L’esigenza è proteggere la citta israeliana di Metulla, spesso…
Questa mattina per circa un'ora è stato registrato un duro scontro a fuoco tra le forze armate di Damasco ed i disertori dell'Esercito libero siriano nei villaggi di Bekaa, a circa 30 km ad est di Beirut, al confine con il Libano. A riportare la notizia degli scontri è l'agenzia di stampa Xinhua, affermando che il suono dell'artiglieria pesante proveniva chiaramente dal lato siriano del confine