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Ciò che bisogna sapere su Islam e omosessualità

all'omicidio dell'attivista lgbt turca Hande Kader – il cui corpo è stato trovato mutilato e bruciato nella periferia di Istanbul – alla strage del night club Pulse di Orlando, avvenuta per mano della guardia giurata Omar Seddique Mateen (manifestamente omofobo ma assiduo frequentatore del locale gay dove ha ucciso 49 persone) la cronaca degli ultimi mesi non è priva di episodi che farebbero temere una certa interpretazione dell'Islam nei confronti di omosessuali e transgender. Affermare l'esistenza di una visione islamica unica e monolitica – su questo ma anche su molti altri argomenti – sarebbe però quantomeno scorretto. Chi ignora ad esempio le differenze tra le varie scuole giuridiche o l'impatto che alcune tradizioni pre-islamiche (e talvolta anti-islamiche) hanno in alcune culture, commette un errore grossolano che finisce per legittimare proprio talune derive che si intendono contrastare. Abbiamo provato a destrutturare alcune false concezioni sul rapporto tra…
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“L’icona della coesistenza israelo-palestinese? Totalmente finta”

La foto è stata scattata nel 1993, a tre mesi di distanza dalla firma degli accordi di Oslo, e ritrae due ragazzi - un israeliano in maglietta rossa e kippah ed un coetaneo palestinese in maglietta nera, kefiah e agal - che sono abbracciati, l'uno con il braccio sulla spalla dell'altro, chiacchierando mentre camminano nei pressi di Gerusalemme. Ma la suggestiva foto è puramente allegorica e completamente costruita. “Penso di essermi sentito un po' strano”, ha dichiarato ad Haaretz Zvi Shapiro, il ragazzo in kippah. Zvi è figlio di due israelo-statunitensi. Il ragazzo "palestinese" invece è Zemer Aloni, un ebreo israeliano. L'unica cosa reale dell'immagine è che i due - cresciuti nella parte ebraica di Abu Tor, quartiere di Gerusalemme - erano davvero amici all'epoca. La foto è stata scattata da Ricki Rosen, una fotogiornalista statunitense che…
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I venti ‘eroi’ del 2012 – parte 1

Li chiamiamo eroi, ma forse è più proprio definirli esempi. Perché la nostra lista delle venti persone che hanno caratterizzato il 2012 in positivo è composto principalmente da anti-divi, le cui gesta sono state per lo più dimenticate dalla maggior parte dei media. In questa prima parte Haifaa al-Mansour, Arik Ascherman, Alberto Casillas Asenjo, Sattar Beheshti, Egidia Beretta Arrigoni, Fiorella Bertoletti, Cecilia Camellini, Oxana Corso, Valerio Morellato, José Mujica. Haifaa al-Mansour È la prima donna-regista saudita. Trentanove anni e una rivoluzione in corso grazie al film “La bicicletta verde”, interamente girato nel Regno Arabo Saudita. Presentato per la prima volta al Festival del Cinema di Venezia, di recente ha trionfato al Dubai Film Festival come miglior lungometraggio arabo. Haifaa con i suoi film ci regala una presa diretta unica sulla vita, le tradizioni e i divieti della…
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Lila Azam Zanganeh, raccontare l’esilio dall’Iran con Nabokov

di Valerio Evangelista Cresciuta a Parigi da genitori iraniani in esilio (nel 1979, durante la Rivoluzione Islamica, suo zio è stato giustiziato sul tetto di una scuola di Teheran), Lila Azam Zanganeh è un'intellettuale e autrice apprezzata a livello mondiale. Il suo primo libro, "The Enchanter: Nabokov and Happiness", è stato pubblicato negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, in Olanda, in Italia (col titolo "Un incantevole sogno di felicità. Nabokov, le farfalle, la gioia di vivere"), in Spagna e nel 2013 verrà pubblicato anche in Brasile e in Cina; in Italia Lila è nota al grande pubblico anche grazie al suo monologo sul "bacio proibito" andato in onda su La7 nella puntata de "Quello che (non) ho" del 15 maggio. Sei nata a Parigi da genitori iraniani in esilio, ora vivi a New…
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