Search Results for: Siria

Basmane, dove i migranti siriani costruiscono alternative di speranza

Oltre ai croceristi di mezzo mondo che fanno tappa a Izmir e passeggiano per la Anafartalar Caddesi facendosi selfie, bevendo tè e comprando improbabili souvenir, ci sono anche migliaia di famiglie siriane in fuga dalla guerra. Dei circa tre milioni di rifugiati presenti in Turchia, gran parte è siriana, in fuga dalle bombe di Assad e dall'Isis. Per molti di loro Basmane, il centro storico di Izmir, è dove viene pianificato il lungo e pericolosissimo viaggio verso in Nord Europa e dove, in realtà, sono costretti a rimanere e a dover rimodellare per l'ennesima volta la propria vita. Ancora una volta la Gâvur Izmir, l'infedele Smirne (come la chiamavano molti turchi nei secoli passati per l'alta densità di stranieri, tra greci, armeni, ebrei ed arabi), è obbligata dalla storia e dalla posizione a…
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I siriani della porta accanto

In uno degli stati più disagiati degli USA, l'Iowa (110.000 bambini in stato di povertà secondo il Kids Count report) una famiglia di rifugiati siriani, i primi nello stato, ha catalizzato l'attenzione del Time. La prestigiosa rivista ha dedicato un lungo reportage ai Tameem e alla loro lotta per integrarsi dopo essere fuggiti dalla guerra. Trovarsi a Des Moines dopo cinque anni di guerra civile e una fuga roccambolesca, con giusto il tempo di prendere vestiti e qualche documento, non è da tutti. Come i vietnamiti negli anni Settanta e i bosniaci degli anni Novanta, si sono trovati catapultati in un contesto politico molto teso, dove la paura dell'altro ha contraddistinto l'ultimo anno di campagna elettorale. Ma a papà Abdul Tameem e a mamma Ghazweh Aljabooli poco importa: dovevano salvare i loro cinque…
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“Io, afghano, in Siria per evitare il carcere iraniano”

di Hamid Abdullah Incontro Mohammad mentre sto pranzando a Stoccolma con degli amici. Introducendolo, mi dicono che per un periodo è stato in Siria a combattere contro l'Isis. E' arrivato da poco e, come tutti, e vive le difficoltà di essere un posto nuovo dove non conosce nessuno e non capisce la lingua locale. In più, rischia di essere mandato in Afghanistan. Un paese che non ha mai visto, essendo nato e cresciuto da rifugiato in Iran. Dove, dopo torture e il carcere, è stato costretto ad arruolarsi per combattere in Siria, a fianco del regime. La sua storia mi incuriosisce. Il modo in cui è arrivato in Svezia è incredibile e ci permette di conoscere la quotidianità degli afghani d'Iran obbligati a combattere. Partiamo dalla fine. Sei contento di vivere in Svezia? Non posso…
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I rifugiati afgani costretti a combattere in Siria

di Anna Reumert, antropologa alla Columbia University* Sono sempre di più i rifugiati afgani che si uniscono alle Guardie Rivoluzionarie iraniane a sostegno del regime di Assad in Siria. A gennaio un report di Human Rights Watch (HRW) ha mostrato che migliaia di rifugiati afgani in Iran – tra cui molti minori – sono stati costretti a combattere in Siria. A diversi di loro è stata minacciata la deportazione, e l'arresto per i famigliari, in caso di rifiuto. HRW ed Al Jazeera sostengono che le forze iraniane abbiano persino reclutato rifugiati afgani in carcere, offrendo loro un'amnistia o uno sconto della pena come ricompensa. Lo stipendio promesso per questi soldati arriva fino a 1000 $ al mese e prevede anche l'ottenimento della residenza una volta tornati in Iran. Ben pochi…
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Le comunità autogestite in Siria

Dietro ai titoli di giornale e alla brutalità della guerra civile siriana, esistono meravigliosi esempi di autogestione, la cui storia è ampiamente sconosciuta in gran parte dell'Occidente. Ed è questa autogestione, non gli aiuti sauditi o turchi, che ha permesso alla rivolta di auto-sostenersi in questi lunghi e brutali sei anni di repressione e guerra. di Mark Boothroyd – The Project Le prime forme di autogestione nella rivoluzione siriana sono state le tanseeqiyat, dei comitati di coordinamento formati da gruppi di amici ed attivisti di vari quartieri e villaggi che radunavano le loro comunità preparandole alle proteste e alle dimostrazioni. Con l'avanzare della rivoluzione, le tanseeqiyat furono superati dai Comitati di coordinamento locale (CCL), dal carattere decisamente più politico. Erano dei comitati composti da attivisti – eletti o nominati – da diverse aree del…
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