di Etha Ngabito ITA - Venerdì scorso, appena dopo la preghiera, circa mille manifestanti si sono presentati di fronte all'ambasciata degli Usa a Giacarta. Uomini e donne si sono uniti per protestare contro il massacro in Egitto in cui l'esercito ha ucciso circa 600 sostenitori di Morsi. Uno degli organizzatori del corteo a Giacarta ha affermato che "in quanto paese con la maggior popolazione musulmana al mondo e in quanto musulmani", il popolo indonesiano sente "una forte connessione con l'Egitto" (uno dei primi paesi, tra l'altro, ad aver riconosciuto l'indipendenza dell'Indonesia). ENG - After Friday prayers about 1,000 protesters men and women converged on the United States embassy in Jakarta, on August 16th 2013. They demonstrated against a crackdown on the protest camps of Morsi's supporters which left almost…
Dopo il massacro di Rabaa, in cui centinaia di manifestanti pro-Morsi sono stati uccisi dalle forze di sicurezze egiziane, molti membri dei Fratelli Musulmani hanno iniziato a riversare la propria vendetta verso la comunità cristiana, accusata di aver appoggiato il golpe. Nel nord dell'Egitto diverse comunità cristiane sono state aiutate dalla popolazione musulmana a difendersi e mettersi al riparo durante gli attacchi dei gruppi islamisti. Diverse chiese sono state bruciate; in totale, tra luoghi di culto e strutture di proprietà di cristiani, ad ora gli edifici assaltati sono 20. Di seguito l'elenco, fornito all'Huffington Post da alcune Ong operanti sul campo. 1) Il monastero S. Maria & Ebraam di Delga, Minya. Assaltato 2) Chiesa evangelica di Abou Hilal. Data alle fiamme 3) Chiesa Al Islah di Minya. Data alle fiamme…
ENG - This video has been uploaded by the Egyptian journal El-Watan on his YouTube channel. Several charred bodies of pro-Morsy demonstrers are still burning in the streets of Cairo; this morning the army as shot the pro-Morsy demonstrers, killing hundreands of them (groups near to the Muslim Brotherhood speak about more than 2000 deads). ITA - Questo video è stato caricato dal giornale egiziano El-Watan sul suo canale YouTube. Tra le strade del Cairo ci sono diversi corpi carbonizzati di manifestanti pro-Morsi; l'esercito ha sparato, da questa mattina, a chi protestava, uccidendone a centinaia (alcuni gruppi vicino ai Fratelli Musulmani parlano addirittura di oltre 2000 uccisioni).
In vista della sua partecipazione al Festival Adriatico Mediterraneo 2013 (Ancona, 24-31 agosto 2013) Rita El Khayat, etnopsichiatra e scrittrice candidata a Premio Nobel per la Pace nel 2008, ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda sulle tematiche di cui tratta nei suoi libri e ne “Il Complesso di Medea, le madri mediterranee” e di cui parlerà ampiamente durante l’incontro “Ferita di parole. Le donne arabe in rivoluzione” nell’ambito delle iniziative del Festival. Intervista di Monica Ranieri Lei sostiene una stretta relazione fra la formazione delle giovani generazioni, la condizione delle donne e il modo in cui il discorso del potere, maschile e politico, è articolato. In alcuni paesi tale discorso si accompagna poi all’emergere di un progetto di stampo integralista che sfrutta l’elemento religioso e si nutre…
Dopo gli scontri che lunedì notte al Cairo hanno causato 7 morti, 261 feriti e 401 arresti è arrivato ieri il giuramento del nuovo governo di unità nazionale egiziano guidato dal Primo ministro Hazem el-Beblawi. L’esecutivo ha giurato di fronte al presidente ad interim Adly Mansour, ex giudice della Corte costituzionale che lo scorso 3 luglio aveva preso il posto del deposto Mohamed Morsi. Tra i 33 ministri spiccano i nomi del capo dell’esercito el-Sissi, nominato Ministro della difesa, e dell’economista Galal nominato Ministro delle Finanze. Agli Esteri va l'ex ambasciatore egiziano a Washington Nabil Fahmy, mentre agli Interni resta Mohamed Ibrahim che mantiene il suo posto come il ministro del Turismo Hisham Zaazou. Tra le novità, da segnalare l’ingresso di tre donne nel governo: Doriya Sharaf el Dine all'Informazione,…