Le tecniche di “gamification” sono ormai una realtà consolidata nel mondo del marketing; la vita quotidiana è composta da azioni spesso noiose e ripetitive compiute solo perché obbligati, mentre un gioco è un’attività ludica fatta volontariamente per poterne trarre piacere. Qui entra in scena la “gamification” che come il nome suggerisce è una sorta di trasformazione in gioco delle attività quotidiane e routinarie, l’utilizzo del gioco e delle sue classiche componenti (livelli, punti e premi) stimola la mente e i comportamenti attivi col risultato di far emergere fedeltà verso il brand di turno che fa uso di questa tecnica; fin qui niente di strano (o quasi), sono ormai molteplici e variegate le realtà che fanno uso di questa tecnica, oltre ali brand già citati si pensi ad esempio all’educazione, all’e-learning…
Appuntamento con la storia oggi per Barack Obama, che fresco di rielezione diventa il primo presidente americano in carica a fare visita al Myanmar, l’antica Birmania. Una visita che ha lo scopo di manifestare l’incoraggiamento di tutta la comunità internazionale nei confronti del processo di riforme attuato dall’ex generale ed ora presidente Thein Sein, cominciato col suo arrivo al potere un anno e mezzo fa. Obama ha quindi incontrato il suo omologo Birmano per poi recarsi nella villa sul lago dove Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione e Premio Nobel per la Pace, trascorse gran parte dei suoi anni agli arresti domiciliari. Le scene viste oggi per le strade dell’antica capitale birmana erano impensabili fino a qualche mese fa; il corteo del presidente Usa ha attraversato due ali di folla…
E’ un Mario Monti propositivo quello che si trova in Kuwait in questi giorni per una visita nei paesi del Golfo, il messaggio che ha lanciato alla conferenza stampa di oggi verteva sullo stato degli asset italiani, le cui valutazioni sono oggi ai minimi storici, in previsione di attirare potenziali investitori tra gli sceicchi il Presidente del Consiglio ha affermato che “c’è bisogno di capitali per favorire la crescita”. Proseguendo ha affermato che il quadro prospettato ai regnanti del Golfo è quello di una buona opportunità per un investimento in Italia, considerato il particolare momento congiunturale che offre titoli a reddito fisso e asset la cui valutazione è bassa. La speranza del “Premier tecnico” è quella che gli sceicchi possano fare un salto di qualità nella natura degli investimenti nel…
In questi giorni il dibattito sulla pena di morte negli USA è tutto orientato ad Ovest, in California per l’esattezza, Stato che vede la sua ultima sentenza esecutiva inflitta nel 2006, dove il 54% di persone ha votato NO alla potenziale sostituzione della pena con l’ergastolo, un risultato che stride con gli altri traguardi raggiunti in questi giorni (Marijuana legalizzata in Colorado e Massachusetts, nozze gay in Maine, Maryland e Washington) dai cittadini di un America sempre più liberal. Tuttavia tra i 33 Stati che ancora utilizzano la pena capitale c’è chi non la mette neanche in discussione, come il Texas la cui 13esima vittima dello Stato si chiava Mario Swan, 33 anni, nero e condannato a morte per un omicidio durante una rapina in casa. Si tratta della 38esima…
Il 9 novembre del 1989 festeggiavamo la caduta del muro di Berlino, speranzosi in un mondo che sarebbe dovuto diventare più "vicino". Ancora oggi tanti altri muri rendono di fatto il pianeta lo scenario di separazioni sanguinarie, decise a tavolino dai potenti. Il muro è chiusura, isolamento, cecità, buio. Spesso però, tra mattoni e cemento nascono piccoli spiragli. Frontiere vi racconta dieci muri che non intendono cadere. Malgrado le pressioni "ostinate e contrarie" dei popoli. Belfast, i muri che dividono ma piacciono ai turisti (di Valentina Ersilia Matrascia). Si chiamano Peace Lines, gli ultimi muri d'Europa. Separano cattolici e protestanti nell'Irlanda del Nord. Secondo un rapporto pubblicato dal Progetto Interface Belfast, attualmente sono 99 in tutta la città di Belfast. Le prime risalgono ai primi anni dei Troubles - i…