Il 19 febbraio 1953 nasceva Massimo Troisi, uno tra gli artisti più geniali del cinema italiano dello scorso secolo. Condividiamo con voi un suo sketch sulla guerra (VEDI ANCHE: Massimo Troisi sulla Lega e su Bossi).
Il soldato israeliano Mor Ostrovski ha pubblicato su Instagram la foto di un bambino palestinese nel mirino del fucile; nonostante lui abbia dichiarato di non essere l'autore dello scatto ma di averlo solo pubblicato, ha cancellato il suo account Instagram. Sul suo conto sta indagando l'esercito.
"Portavano fucili. Uno di loro era così piccolo che a volte il fucile gli cadeva in terra". Questo è quanto dichiarato - da uno dei testimoni oculari intervistati dai ricercatori di Amnesty International - sui bambini arruolati dai gruppi armati islamisti in Mali. A Diabaly, 400 chilometri a nord-est della capitale Bamako, numerose persone tra cui il vicesindaco, hanno visto bambini dai 10 ai 17 anni unirsi ai gruppi armati. Per la Coalizione Child Soldier International dal gennaio 2011 bambini e bambine soldato sono stati impiegati in almeno 19 paesi. Amnesty ha raccolto anche altre testimonianze di bambini soldato e ha sollecitato gli stati…
"Portiamo avanti questi attacchi perché sono necessari per evitare le minacce, per fermare i complotti, per prevenire futuri attacchi e, ancora, per salvare vite americane", ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. "Questi attacchi sono legali, etici e saggi". Con queste parole la Casa Bianca ha difeso gli attacchi con i droni che sta portando avanti contro i membri di al-Qaeda (o presunti tali) in Pakistan, Yemen e in altri paesi (mercoledì il New York Times ha rivelato che i droni Usa che compiono raid in Yemen partono dall'Arabia Saudita). Ma dopo che la Nbc ha diffuso un memorandum elaborato dal…
In un comunicato i Giovani Musulmani d'Italia (GMI) condannano apertamente la decisione del governo italiano di dare "supporto logistico" alla Francia nel suo intervento militare in Mali. "La presenza di gruppi estremisti nel Paese", si legge nel comunicato, "sembra esser stato un pretesto, e non certo la causa principale, per avviare le operazioni militari che sembrano assumere i caratteri di una nuova politica coloniale: lo sfruttamento delle risorse energetiche grazie al legame stretto con i governi dittatoriali. Non è un mistero, infatti, che il Nord del Mali sia ricco di giacimenti d’oro, fosfati e petrolio sui quali la Francia intende consolidare…