libertà di espressione

Iran, informatico condannato a morte per sito porno

Iran, informatico condannato a morte per sito porno

Quando Saeed Malekpour, un programmatore canadese di origine iraniana, è tornato nel Paese natale per visitare il nonno morente ha avuto una terribile accoglienza: è stato arrestato, torturato e infine condannato a morte. Responsabile di aver prodotto un software utilizzato da un sito porno. L'uomo è tornato in Iran nel 2008 e da allora, anche dopo la sentenza di condanna della Corte Suprema iraniana del 2010, si trova in cella di isolamento. Le sue confessioni sono state estorte con la tortura e Saeed ha dichiarato che il software non era creato per gestire siti porno. A seguito dell’intervento diplomatico del Canada, la…
Read More
Thailandia, l’urlo disperato di un blogger incarcerato: “Obama salvami tu!”

Thailandia, l’urlo disperato di un blogger incarcerato: “Obama salvami tu!”

Thailandia, quindici anni di prigione per aver offeso la famiglia reale. Questo il destino di Joe Gordon, blogger americano di origini thailandesi, che ha tradotto e pubblicato online degli stralci di una biografia bandita del re Bhumibol Adulyadej. Sperando in una condanna meno severa, ha confessato la propria "colpa", per poi affidarsi al suo Presidente. "Obama, salvami! Questo caso riguarda la libertà di espressione!" - ha infatti urlato il blogger, tra le sbarre di Bangkok.
Read More
Egitto: continua lo sciopero della fame del blogger Sanad, condannato per le sue idee

Egitto: continua lo sciopero della fame del blogger Sanad, condannato per le sue idee

Maikel Nabil Sanad, blogger egiziano condannato a tre anni di reclusione per aver offeso le forze armate, vive oggi il suo trentacinquesimo giorno di sciopero della fame. Le autorità carcerarie hanno sequestrato a Maikel i farmaci per il cuore. La giustificazione ufficiale è data dal fatto che "il ragazzo non si alimenta più e per assumere medicinali ha bisogno di essere monitorato da un cardiologo". L’attenzione sul caso resta alta. Per la liberazione del ragazzo si è già mossa Amnesty International che ne ha richiesto la liberazione senza condizioni, perché prigioniero di coscienza, condannato solamente per aver esercitato un suo diritto, quello di informare. Maikel infatti è stato…
Read More
No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.