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“Nel 2004 Uk e Libia crearono una finta moschea per adescare membri di Al Qaeda”

“Nel 2004 Uk e Libia crearono una finta moschea per adescare membri di Al Qaeda”

Con un'azione congiunta, nel 2004 gli 007 britannici e i servizi segreti del colonnello Gheddafi installarono una moschea "radicale" in una non meglio definita città europea per adescare militanti di al Qaeda. A scrivere dell'operazione congiunta è il Sunday Telegraph, secondo il quale mostra una faccia nascosta dei contatti diplomatici tra Londra e Tripoli proprio durante le accuse alla Libia di violazioni dei diritti umani. La collaborazione si estese al reclutamento di un agente per infiltrare le reti di al Qaeda in una città europea che per ragioni di sicurezza non può essere nominata. L'agente, nome in codice Joseph, era…
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Sequestrato tesoro di Gheddafi in Italia: quote Juve, Eni e Finmeccanica

Sequestrato tesoro di Gheddafi in Italia: quote Juve, Eni e Finmeccanica

Sequestrati in Italia beni per oltre 1,1 miliardi riconducibili a Gheddafi, al figlio Saif Al Islam e all'ex capo dei servizi segreti Abdallah Al Senussi. Nel mirino della Guardia di Finanza quote azionarie di importanti società italiane, conti correnti e beni immobili. Il sequestro, emesso dalla Corte d'Appello di Roma su rogatoria della Corte di Giustizia dell'Aia, riguarda l'1,256% di Unicredit (pari ad un valore di 611 milioni), il 2% di Finmeccanica (per 40 milioni), l'1,5% della Juventus (16 milioni), lo 0,58% di Eni (pari a 410 milioni) e lo 0,33% di alcune società del gruppo Fiat (come Fiat Spa e Fiat…
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Libia: Jibril, siamo stati abbandonati

“La Libia è stata abbandonata dalla comunità internazionale e il rischio è la deriva islamista”. A denunciarlo è Mahmoud Jibril, ex leader del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) di Tripoli. “Appena è caduto il regime di Gheddafi sono spariti tutti, eccetto l'intelligence”, ha denunciato Jibril da Bruxelles. E questo, ha detto, è un tragico errore, perché la Libia attraversa una fase di vuoto politico e di sicurezza e il rischio è la diffusione dell'estremismo. Riconoscendo il contributo arrivato dall'Unione Europea, Jibril ha sottolineato come a suo avviso questo non sia in linea con le priorità del governo, ovvero il disarmo…
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Quando Silvio piangeva i migranti respinti

Quando Silvio piangeva i migranti respinti

  La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per i respingimenti, verso la Libia e senza aver prima attuato un'identificazione, dei barconi carichi di migranti. Roberto Maroni, l'ex ministro dell'Interno principale sponsor della politica di respingimenti del governo Berlusconi, parla di "incomprensibile picconata del buonismo peloso" e di "una sentenza politica di una corte politicizzata". A questo punto ci è sembrato spontaneo fare un collegamento mentale al 1997, quando l'allora Ministro degli Interni, Giorgio Napolitano, intervenne alla Camera dei Deputati: “Accanto ai controlli all’ingresso, sono indispensabili misure di efficace respingimento o espulsione di quanti siano penetrati (o nel momento in…
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