Determinati nonostante la povertà, le condizioni avverse e campi d'allenamento al limite del credibile. Sono gli atleti meno patinati di queste Olimpiadi 2012, la cui dedizione rimarrà nella Storia. Al di là degli esiti sportivi.
di Emilio Garofalo Quando gli atleti delle nazionali olimpiche, all’avvio di Londra 2012, scenderanno in campo sfoggiando divise firmate “Adidas”, saranno in molti a pensare a Phnom Penh, la calda capitale della Cambogia. In quel lembo di terra, dove le acque del fiume Mekong abbracciano quelle fresche del Tonlé Sap, sorgono, infatti, le fabbriche in cui, secondo rivelazioni sfociate, poi, in un’inchiesta ufficiale (tuttora in corso), sono stati prodotti i completi che, a partire dalla prossima settimana, saranno indossati dagli olimpionici. Quella scovata nel sud est asiatico è una vera e propria rete del tessile, che impegnerebbe donne e uomini…
Le prossime Olimpiadi londinesi saranno sicuramente ricordate come i giochi dei divieti: a rimetterci sono stati in primis quelli del “pranzo a sacco”, divieto di consumare bevande e cibo portati dall’esterno. Ma fa molto più discutere il divieto di indossare o comunque esporre simboli appartenenti a partiti/ideologie politiche o stati non riconosciuti ufficialmente dalle Nazioni Unite. Questo per tutelare, si legge nel comunicato, la sicurezza degli ospiti e degli atleti delle nazioni "ufficiali". Le Olimpiadi, come del resto tutte le manifestazioni che hanno una grande portata mediatica, sono state sempre un palcoscenico per manifestazioni o per, semplicemente, esporre e rendere…
A due settimane dal via delle Olimpiadi 2012 il governo britannico ha deciso di mobilitare altri 3500 militari a causa dell’insufficienza del personale garantito dalla ditta privata G4S. Neanche la metà dei 10mila uomini previsti sono però in servizio e alcuni di essi si lamentano per il caos nella selezione e nelle indicazioni operative. La mobilitazione delle nuove unità porterebbe a 17mila militari impiegati, quasi il doppio rispetto ai militari britannici in territorio afgano. Il sindaco di Londra Boris Johnson dichiara: "E’ sempre stato chiaro che i militari avrebbero fornito un contributo sostanziale. Non credo poi ci sia nulla di…
Si chiamano Daryia Derkach, Eusebio Haliti e Judy Ekeh: sono i "nuovi" atleti italiani che non vedremo alle Olimpiadi. Eccellenze del nostro sport, che hanno vissuto da sempre in Italia e che si sentono italiani. E che tutti considerano italiani. Tutti tranne la legge e, di conseguenza, le federazioni sportive.