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“Non suonate in Israele”, l’appello di Roger Waters ai Rolling Stones

“Non suonate in Israele, verrete sfruttati dalla propaganda di governo”. A lanciare l’appello ai Rolling Stones è stato lo storico leader dei Pink Floyd, Roger Waters, in vista del concerto che si terrà a Tel Aviv il 4 giugno prossimo. Il musicista ha esplicitamente chiesto di non suonare in Israele perché farlo sarebbe l'equivalente morale di esibirsi con 'Sun City' nel culmine degli anni dell'apartheid in Sudafrica. Il brano tirato in ballo è una canzone di protesta scritta nel 1985, incisa da ‘Artists United Against Apartheid’, gruppo formatosi grazie a Steven Van Zandt, artista e attivista sudafricano, per denunciare il…
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Cosa resta dell’attivismo a Gaza

Cosa resta dell’attivismo a Gaza

Molti degli ‘attivisti’ che sono arrivati a Gaza di recente  sono alla loro prima esperienza di attivismo e molto spesso sono addirittura al loro primo viaggio all’estero. Non sanno cosa voglia dire lavorare in gruppo, né cosa voglia dire rispettare le culture locali. La frase da imparare a memoria per qualsiasi attivista dovrebbe essere: la Palestina è sempre esistita e continuerà ad esistere anche senza di te. Nessuno è indispensabile. di Roberta Verde Pito è un attivista italiano che attualmente vive a Gaza. È stato nei Territori Occupati nel 2012 con l’International Solidarity Movement e fa parte della Rete Italiana ISM (il gruppo italiano di supporto all’International Solidarity…
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Palermo, cittadinanza onoraria al “Mandela palestinese”

Palermo, cittadinanza onoraria al “Mandela palestinese”

"Quando vi verrà chie­sto da che parte state, sce­gliete sem­pre la parte della libertà e della dignità con­tro l’oppressione, dei diritti umani con­tro la nega­zione dei diritti, della pace e della con­vi­venza con­tro l’occupazione e l’apartheid. Solo così si può ser­vire la causa della pace e agire per il pro­gresso dell’umanità". Barhouthi Marwan, lettera dal carcere Nella cella del carcere di Robben Island, Nelson Mandela spese molti anni della propria vita, durante il regime razzista sudafricano. Da quella stessa cella è stata lanciata la campagna "Free Mar­wan Bar­ghou­thi and all pale­sti­nian pri­sio­ners" per chiedere la liberazione di Mar­wan Bar­ghou­thi, da 19 anni nelle prigioni israeliane,…
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Tre anni senza Vittorio Arrigoni. A Bulciago per ricordarlo – foto e video

Tre anni senza Vittorio Arrigoni. A Bulciago per ricordarlo – foto e video

Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent'anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: "Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare". Vittorio Arrigoni: un vincitore.     Il 15 aprile 2011 veniva ucciso Vittorio Arrigoni. Nel terzo anniversario della sua scomparsa i famigliari e gli amici di Vik hanno voluto ricordarlo con il sorriso sulle labbra. Una festa - fatta anche di colori, musica e buon cibo -…
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Perdere un anno (e un dito) per la propria dignità

Perdere un anno (e un dito) per la propria dignità

La mia cella era alta un metro e larga un metro. Era tutto chiuso, un buco di cemento. Non sapevo se fosse giorno o notte. Il posto era sporchissimo e puzzava. A causa di queste condizioni sentivo le mie ferite bruciare. Sentivo nelle vicinanze i latrati di un cane, sembrava triste. Non potevo né vederlo né toccarlo ma, in qualche modo, i suoi lamenti erano la mia unica compagnia. Una volta al giorno mi davano una scodella di zuppa di fave e un bicchiere d'acqua. Preferisco non presentarmi con nome e cognome. In realtà non importa neanche la mia nazionalità…
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