Siria, il dramma dei cristiani coinvolti nel conflitto
"I militari hanno iniziato a sequestrare le case dei civili per usarle come postazioni da combattimento. Tra le case sequestrate, quella di mio nonno, dove c'erano donne, bambini e mia nonna paralizzata. Tutti i civili sono stati espulsi dalle loro case in pigiama, senza poter prendere documenti, soldi o qualsiasi altra cosa. Militari e combattenti sono andati oltre: con una "lista nera", sono andati casa per casa a cercare i loro nemici. Fra questi c'erano i nomi dei capi di famiglie cristiane. Perché?". È questa la dichiarazione di un giovane cristiano in una nota inviata all'Agenzia Fides, denunciando la situazione…