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Siria, l’esercito spara ai profughi al confine con la Turchia

Siria, l’esercito spara ai profughi al confine con la Turchia

Dopo gli scontri tra le forze armate siriane e i ribelli a Bekaa, al confine con il Libano, l'esercito di Damasco ha spinto la propria attività anche lungo il confine con la Turchia. L'agenzia di stampa turca Anadolu riporta l'uccisione di due siriani e di altre 15 persone nei pressi del distretto di Kilis. "Il numero dei feriti che che sono stati portati in Turchia è di 17, ma due di loro sono morti", ha detto il responsabile per la Sanità di Kilis, la città turca vicina alla frontiera siriana dove Ankara ha allestito un campo per i rifugiati siriani.
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Siria, nuovi scontri tra esercito e ribelli al confine col Libano

Siria, nuovi scontri tra esercito e ribelli al confine col Libano

Questa mattina per circa un'ora è stato registrato un duro scontro a fuoco tra le forze armate di Damasco ed i disertori dell'Esercito libero siriano nei villaggi di Bekaa, a circa 30 km ad est di Beirut, al confine con il Libano. A riportare la notizia degli scontri è l'agenzia di stampa Xinhua, affermando che il suono dell'artiglieria pesante proveniva chiaramente dal lato siriano del confine  
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Papa: “Il Medio Oriente collabori per il rispetto dei diritti umani”

“Cristo Risorto doni speranza al Medio Oriente, affinché tutte le componenti etniche, culturali e religiose di quella Regione collaborino per il bene comune ed il rispetto dei diritti umani”. Queste le parole di Benedetto XVI nel messaggio Urbi et Orbi della domenica di Pasqua, che ha continuato aggiungendo: “in Siria, in particolare, cessi lo spargimento di sangue e si intraprenda senza indugio la via del rispetto, del dialogo e della riconciliazione, come è auspicato pure dalla comunità internazionale. I numerosi profughi, provenienti da quel Paese e bisognosi di assistenza umanitaria, trovino l'accoglienza e la solidarietà che possano alleviare le loro…
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Il regime siriano gli spezzò le mani. Torna a disegnare Alì Ferzat

Il regime siriano gli spezzò le mani. Torna a disegnare Alì Ferzat

Buone notizie da Londra. Alì Ferzat, il vignettista siriano aggredito e torturato per la sua arte contro il regime di Assad, tornerà a disegnare. L'artista ricorda con queste parole l'aggressione ricevuta: "Hanno passato 45 minuti a picchiarmi continuamente, dicendomi: 'Così la prossima volta non sfiderai i padroni'. Uno ha detto 'colpisci la sua mano, rompila, così non potrà più disegnare' ". Disegnare vignette è più di un lavoro per Alì. E' una missione: "L'artista tasta il polso della strada, c'è una relazione fra l'artista e la strada, una connessione. I fumetti devono tenere il passo con le persone e le persone…
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Siria: ancora 5 vittime, tra queste un bimbo

Ancora morti in Siria, dove almeno cinque persone sono state uccise dalle forze fedeli al presidente Bashar al Assad; tra le vittime vi è anche un bambino. A riferirlo sono stati i Comitati dei coordinamenti locali degli attivisti. Le fonti precisano che le vittime sono state registrate nella regione di Homs (due), altrettanti in quella di Idlib (a Maarrat an Naaman un bambino) e una nella regione di Aleppo. A Idlib inoltre, dicono testimoni, i bombardamenti d'artiglieria hanno distrutto 100 abitazioni civili.
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