Vaxevanis è innocente. Secondo il tribunale di Atene la pubblicazione della lista dei 2.059 greci con un conto corrente cifrato nella filiale della Hsbc a Ginevra, insieme ad altri presunti evasori fiscali, non è un reato contro la privacy.
La famosa lista Lagarde è stata consegnata nel 2010 dall’allora ministro delle finanze Papaconstantinou. La lista con all’interno i nomi degli evasori di 2,59 miliardi di euro, è passata poi alla squadra anti-frode del fisco fino al neo ministro delle finanze Venizelos. Tutto questo in segreto.
Poi la pubblicazione. E nonostante i giornalisti in Grecia siano una potente casta, il processo a Vaxevanis è stato montato su rapidamente, a tempo di record. “I greci sanno da due anni dell’esistenza di questo misterioso elenco di ricchi ritenuto, non so dire se a torto o a ragione, intoccabili mentre il resto del paese soffre per l’austerity e i tagli imposti dalla Troika – ha detto Vaxevanis – Il governo – nasconde la verità dal 2010 e il processo contro di me non è altro che una vendetta”.
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