L’espansione coloniale europea, iniziata nel XVI secolo, si è estesa per quattro secoli, lasciando un’impronta indelebile sul mondo. Nel suo apice, grandi potenze come Gran Bretagna, Francia, Spagna e Portogallo possedevano territori in ogni angolo del globo. Questo articolo intende esplorare le motivazioni, le pratiche e le conseguenze dell’imperialismo europeo, nonché il suo persistente retaggio.
L’imperialismo europeo fu alimentato dalla ricerca di nuove rotte commerciali, dalla sete di risorse e dalla competizione tra le potenze emergenti. La scoperta delle Americhe da parte di Colombo fu il preludio a un’era di esplorazione e dominio che avrebbe rimodellato la geopolitica mondiale.
L’instaurazione del controllo europeo sui territori d’oltremare avvenne attraverso mezzi militari, commerciali e talvolta mediante “missioni civili” che imponevano lingue, religioni e sistemi di governo europei.
Le conseguenze furono profonde per i popoli colonizzati: sottomissione, sfruttamento economico, distruzione di culture locali e imposizione di confini artificiali che ancora oggi alimentano conflitti.
Il colonialismo ha generato un intreccio di relazioni culturali, linguistiche e politiche che perdurano. Lingue come l’inglese, il francese e lo spagnolo sono diventate globali proprio grazie a questo passato coloniale.
Il XX secolo ha visto il processo di decolonizzazione, con le ex colonie che hanno guadagnato indipendenza e hanno iniziato a forgiare la propria identità sul palcoscenico mondiale. Questo processo è stato complesso, spesso segnato da instabilità e sfide allo sviluppo.
L’Europa continua a confrontarsi con il proprio passato coloniale, tra richieste di restituzione di beni culturali e dibattiti sulle riparazioni. La crescente consapevolezza di questo retaggio storico sollecita una riflessione critica e un impegno per una giustizia globale più equa.
Questa mappa mostra i numeri di colonie che i paesi europei (o i loro storici predecessori) hanno avuto. Potete avere un’idea dell’estensione coloniale britannica, con circa il doppio delle colonie di Francia, Spagna e Portogallo.
Ispirandosi alla precedente mappa realizzata da Jakub Marian, Statista ha creato per The Indipendent la seguente mappa:
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[…] Oggi nel mondo esistono più di 7mila lingue, 23 delle quali parlate come lingua madre da oltre 4 miliardi di persone. La più diffusa sul pianeta è il cinese, comprendente un ampio numero di varianti linguistiche regionali e di relativi dialetti diffusi nell’area geografica corrispondente alla odierna Cina, come il Cantonese, Min Dong, Gan, Hakka e Min Bei. L’inglese, il francese e lo spagnolo sono tra le lingue più diffuse, soprattutto a causa del colonialismo europeo (guarda la mappa dell’Europa colonialista). […]
noi purtroppo qualcuno da convertire lo troviamo sempre
So che un sudafricano, colto e benestante e con un piccolo appezzamento da coltivare, ha voluto come zappatori dei contadini bianchi. Non è successo altro solo si è tolto una piccola soddisfazione.
[…] di oggi significa anche fare i conti con la coscienza sporca dell’occidente. Avere presente la mappa dell’Europa colonialista è sempre […]
[…] di oggi significa anche fare i conti con la coscienza sporca dell’occidente. Avere presente la mappa dell’Europa colonialista è sempre […]