In Kosovo le case continuano a bruciare
Testo di Srdjan Jovkovic, fotografie di Ippolita Franciosi Passeggiando per Obilic, una delle città più inquinate dei Balcani, si possono vedere alcune case rosse costruite in mezzo a un campo polveroso. Si trovano nella zona di Subotic, vicino a due centrali termoelettriche a carbone dalle cui ciminiere esce costantemente fumo grigio. Qui i bambini non giocano nei cortili e le donne non curano il giardino, come invece accade in qualsiasi città del Kosovo. Sono le case costruite dall'Unchr per i profughi ashkali da poco rimpatriati dalla Macedonia, nelle terre da dove furono espulsi dalla maggioranza albanese, dopo la guerra del 1999. Rispetto agli…