Reportage

La mia Crimea, dove mi sento ucraina in mezzo ai filo-russi

La mia Crimea, dove mi sento ucraina in mezzo ai filo-russi

  Quando qualcuno mi chiede di parlare dei fatti accaduti lo scorso febbraio in Ucraina e a marzo in Crimea dico semplicemente che la società ucraina voleva dei cambiamenti e gli ha ottenuti  mentre le persone della Crimea non volevano cambiare e anche loro hanno ottenuto quel che volevano. La rivoluzione ucraina spesso chiamata "Maydan" non era legata all'entrata nell'Unione Europea del Paese, come molti credono. Si trattava di una questione di dignità. Sebbene iniziata come una protesta pacifica contro il drastico aborto del processo di integrazione europea da parte del governo, si è trasformata ben presto in una rivoluzione…
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Dalla Maremma all’India in autostop

Dalla Maremma all’India in autostop

  testo di Stefano Pacini - foto di Filippo Capponi e Claudio Martini Quaranta anni dopo, la narrazione di un viaggio compiuto alla fine del grande incanto hippie, verso la Turchia, l’Afghanistan, il Pakistan, l’India del Nord e l’India del Sud, fino a Goa e ritorno. "Era un viaggio vero, senza “paracadute”, senza telefoni o mezzi di comunicazione rapida, con mesi di autostop o mezzi scassati e soggetti a incidenti, budget ridicoli, e sostenuto più che altro dalla solidarietà degli altri viaggiatori di tutto il mondo incontrati durante il viaggio". "Era una vita fa, un mondo fa, e non solo per le modalità del viaggio…
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In Georgia, tra i rifugiati, dove scompare il “bagno di Stalin”

In Georgia, tra i rifugiati, dove scompare il “bagno di Stalin”

Fu uno dei luoghi più prestigiosi delle vacanze sovietiche di ospiti illusti e capi partito. A cominciare dai segretari generali. Oggi ricorda al mondo i 270 mila profughi di una guerra dimenticata. Di Ilaria Bortot e Joshua Evangelista / fotografie di Amin Othman Frontiere per Venerdì di Repubblica - “Quando c'era ancora l'Urss i miei cugini più grandi si appostavano qui per conquistare le ragazze di mezza Unione”. Mirza, 37 anni e un posto fisso al Ministero georgiano dell'istruzione, non ha dubbi: la stagione estiva di Tskaltubo era il momento più importante dell'anno per tutti i giovani dell'Imerezia. Qui, fino al…
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Borneo salvifico: lo sciamano e il bacio al malato

Borneo salvifico: lo sciamano e il bacio al malato

di Jemy Haryanto A Bumbung, una frazione sperduta di Bengkayang, Borneo Occidentale, le persone malate vengono curate attraverso il rituale Pesiak. Un rito ancestrale tramandato di generazione in generazione dai residenti del villaggio per evocare gli spiriti. Utilizzando le foglie pepas, un gancio o il “risucchio” della lingua del malato da parte dello sciamano. Si tiene quando una famiglia lo richiede. È parte del Mongi, una grande festa con strumenti musicali tradizionali e uno sciamano per curare i malati designato dal consiglio di tutta la comunità del villaggio. Vi sono diversi passaggi che devono essere effettuati nel corso del rito…
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Sono tornato a Lisbona 40 anni dopo la Rivoluzione e ho trovato le mie foto

Sono tornato a Lisbona 40 anni dopo la Rivoluzione e ho trovato le mie foto

  di Stefano Pacini Quarant'anni fa, in un mondo radicalmente diverso, partii da Massa Marittima con due amici  tre sacchi a pelo e pochi soldi. La nostra meta era Lisbona, per poter osservare-partecipare alla  Rivoluzione dei garofani, che aveva rovesciato il 25 aprile (!) uno degli ultimi regimi fascisti europei. C'è un film su quel periodo che si chiama " Alla Rivoluzione con la due cavalli". Noi invece  andammo con una Mini Minor , che, tra le altre cose, spesso a freddo partiva solo a spinta. Ci mettemmo tre giorni, attraversando la Spagna dell'ancor vivo dittatore Franco, guardati male dalle Guardie Civil, per…
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