Alvin Gahimbaze ha quasi 27 anni, è nato in Burundi e a 9 anni è stato costretto a fuggire dalla guerra civile tra gli Hutu e la minoranza Tusti, cui egli appartiene. Una guerra che è costata al paese 150 mila morti e centinaia di migliaia di sfollati, che hanno trovato rifugio nei paesi vicini e in Europa. Anche Alvin lascia il suo Paese e si trasferisce a Bristol.
In questa guerra Alvin ha perso i genitori, tre fratelli, uno zio, una cugina e tanti amici. Ma Alvin non è rimasto soltanto solo, ha un altro “problema”: è gay e gli omosessuali in Burundi sono perseguitati. Nel 2009 il presidente Nkurunziza ha fatto approvare una legge che introduce il reato di omosessualità e che prevede per gay e lesbiche sorpresi in atti omosessuali il carcere da due mesi a tre anni, assieme al pagamento di un’ammenda che va da 50 a 100 mila franchi.
Alvin si trova in Inghilterra e chiede asilo come rifugiato, ma una sentenza di appello del 6 gennaio scorso del Tribunale per l’immigrazione e l’asilo di NewPort ha respinto la sua richiesta, in quanto mancherebbero le prove di una sua possibile omosessualità.
Una politica rischiosa per il Regno Unito, che può da una parte decidere di opporsi alla persecuzione dei gay nei paesi che criminalizzano l’omosessualità, oppure come in questo caso, mettere in dubbio la buona fede dei gay richiedenti asilo, chiedendo loro prove impossibili da fornire o umilianti. Gli attivisti affermano che imbarcare Alvin sul volo verso il Burundi significa uccidere un innocente, dopo aver distrutto la sua dignità di essere umano e annichilito la sua libertà. Attualmente il ragazzo è detenuto, in condizioni psichiche drammatiche, nel carcere di Bristol, in attesa di prendere il volo che segnerà la fine dei suoi sogni e della speranza di vivere in un paese civilizzato come uomo libero.
Il Gruppo EveryOne, attivo nei temi che riguardano i diritti umani, in occasione del Giorno della Memoria 2011, promuove la campagna delle Mani Rosse, per chiedere al Regno Unito di salvare la vita al giovane Alvin e ricordare ai governanti e ai giudici britannici che la Convenzione di Ginevra e le leggi internazionali sui diritti umani proibiscono le deportazioni di individui appartenenti a minoranze vulnerabili e perseguitate verso i paesi da cui sono fuggiti.
Francesco Caselli
Per partecipare alla campagna, ecco alcuni degli indirizzi utili dove poter inviare lettere con impronte rosse delle mani:
Ambasciata Britannica in Italia
Via XX Settembre 80a 00187 Roma
Fax: (0039) 06 4220 2334
InfoRome@fco.gov.uk; Christopher.Layden@fco.gov.uk;
Pierluigi.Puglia@fco.gov.uk; romePoliticalSectionEnquiries@fco.gov.uk
UK Ministry for Immigration
Hardy House , The Street , Bethersden, Ashford, Kent TN26 3AG
Fax: +44 (0)1233 820111
Email: ashfordconservatives@btconnect.com
UK Permanent Representation to the EU
Avenue d’Auderghem, 10
1040 Brussels
Fax: +44 (0)2 287 83 98
UK Prime Minister
10 Downing Street,
London, SW1A 2AA
Fax: +44 (0) 2079250918
Her Majesty The Queen
Buckingham Palace
London SW1A 1AA
E-mails:
eva.omaghomi@royal.gov.uk, melissa.morris@royal.gsx.gov.uk,
William.scott@royal.gsx.gov.uk,ben.overlander@royal.gsx.gov.uk,
gemma.smith@royal.gsx.gov.uk,rhgc@royal.gsx.gov.uk,
princes.charities@royal.gsx.gov.uk, pow.personnel@royal.gsx.gov.uk,
Ms Amanda Radcliffe
UKBA Criminal Casework Directorate
Liverpool Office
Fax No: (+44) 0151 213 1103
UK Home Office
Direct Communications Unit
2 Marsham Street
London SW1P 4DF
public.enquiries@homeoffice.gsi.gov.uk
Fax: +44 (0)20 7035 4745
UK Ministry of Justice
102 Petty France, London, SW1H 9AJ, United Kingdom
Fax: +44 (0)20 3334 4455
UK Border Agency
Lunar House
40 Wellesley Road, Croydon, Surrey CR9 2BY
Fax: +44 (0) 800 389 8289
E-mail: UKBApublicenquiries@ukba.gsi.gov.uk
UK Immigration Matters
Clarendon House, Shenley Road,
Herts, WD6 1AG – United Kingdom
E-mail: info@immigrationmatters.co.uk
Oxford Removal Centre
Campsfield House
Langford Lane
Oxfordshire
OX5 1RE
Telephone & fax
Tel: 01865 233600
Fax: 01865 233723
EveryOne Group
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