Frontiere News a Lampedusa. Raoudh: “Aiutatemi a trovare mio fratello!”

Il nostro Valerio Evangelista si trova a Lampedusa in missione umanitaria e sta raccogliendo testimonianze dall’isola. E’ nel pieno di attività di distribuzione di beni di prima necessità e ha poche possibilità di scrivere. Nei prossimi giorni pubblicheremo le storie più interessanti che riceveremo da lui. Saranno brevi e concise, frutto dell’ottimizzazione del pochissimo tempo a disposizione per scrivere. Ma provate a immaginare i volti e le emozioni che si nascondono dietro queste poche parole.

Raoudh e Mohamed, tunisini, vivono da otto anni a Mazara del Vallo. Sono felici in Sicilia. Mohamed è il responsabile di un centro di recupero giovani e ha un’azienda agricola che dà lavorare a italiani e tunisini. Nel suo paese era un meccanico.

La loro esistenza è diametralmente cambiata con la caduta del regime di Ben Alì. Prima della fine del suo lungo governo, chi contribuiva alla migrazione di massa verso l’Europa andava incontro a cinque anni di carcere, ora, in attesa di capire cosa cambierà con l’accordo preso con Maroni, il sistema sta collassando.

Così il 29 marzo Riadh, fratello di Raoudh, è partito da Sfax, un rinomato centro turistico sul Mediterraneo, alla volta dell’Europa, investendo più di 1200 dinari (sui 600 euro, quattro mesi di stipendio). Da allora non si hanno più sue notizie.

Mohamed finora ha speso più di 2000 euro per contribuire alle ricerche, interrompendo tutte le sue attività. La paura sta prendendo il sopravvento. “Sogno ogni notte che mio fratello annega o viene sbranato dai pesci”, racconta Roaud in lacrime.

Valerio Evangelista