Nella base di Bagram c’è stata una cerimonia volta a sancire l’inizio ufficiale del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan. Durante la cerimonia uno speaker ha elencato i successi raccolti sul campo dai soldati:14 bersagli nemici di alto valore presi o uccisi, 52 giorni consecutivi a combattere contro il fuoco nemico al fine di difendere la base, 3.800 missioni di combattimento portate a termine e l’addestramento di 400 poliziotti afghani. L’operazione voluta da Barack Obama finirà nel 2014, quando faranno ritorno a casa tutti i 100 mila soldati e il trasferimento di tutti i poteri alle autorità afghane. Entro la fine dell’anno circa 10 mila i soldati faranno rientro in patria. I primi ad aver lasciato Kabul sono i 650 uomini della Guardia Nazionale dell’Iowa, primo squadrone 113/mo reggimento di cavalleria. Una notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tante famiglie americane, anche se è da tempo che il popolo americano ha messo da parte la guerra in Afghanistan, preoccupato di più dalla crisi economica e dalla difficoltà di trovare un lavoro.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto