È terminata, dopo cinque ore di combattimenti, l’operazione delle forze di sicurezza afghane contro il commando di terroristi che stamattina ha compiuto una serie di attacchi contro edifici governativi a Trinkot, provincia di Uruzgan, nel sud dell’Afghanistan. Il bilancio finale è di 21 morti e 38 feriti. Tra le vittime un giornalista della Bbc e tre poliziotti. Secondo la ricostruzione fatta dalle autorità, sono stati multipli gli attacchi da parte dei terroristi, prima un’autobomba è scoppiata all’esterno dell’edificio del vicegovernatore della provincia, poi una motocicletta carica di esplosivo si è fatta saltare in aria davanti al quartier generale della polizia. Parallelamente altri kamikaze hanno preso possesso dell’ufficio radio-televisivo della città e hanno lanciato un attacco contro la base di Matiullah Khan, noto comandate che fornisce protezione ai convogli Nato nella zona.
Dopo cinque ore di scontro a fuoco, le forze di sicurezza sono entrate nell’ufficio del governatore e hanno fatto pulizia. Per dare supporto sono state inviate truppe Nato. Quari Yousuf Ahmadi, portavoce dei talebani ha subito rivendicato l’offensiva, respingendo tuttavia ogni responsabilità per la morte del giornalista locale della Bbc, Ahmed Omed Khpulwak. Illeso il comandante dei miliziani Khan, che ha confermato, di essere sano e salvo. Il leader locale ha preso la guida dei 2mila combattenti direttamente da Jan Mohammad Khan, ex governatore vicino al presidente Hamid Karzai, costretto a dimettersi per le accuse di connivenza con i trafficanti di droga e rimasto ucciso due settimana fa dopo un attentato nella sua abitazione a Kabul.
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