A Baia Mare, una città nel nord della Romania, in piena Transilvania, una normativa municipale ha letteralmente diviso in due l’opinione pubblica. Il sindaco Catalin Chereches ha infatti disposto la costruzione di un muro di cemento alto tre metri che delimiti l’area cittadina abitata dai Rom.
“Non è razzismo – ha detto il sindaco -. Ho preso la decisione a causa delle numerose proteste da parte degli automobilisti, che si lamentavano dei continui lanci di spazzatura dalle finestre”. All’unisono le associazioni per i diritti umani hanno bollato l’esperimento come “iniziativa razzista”.
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