Negli Stati Uniti è nato un nuovo supereroe: Buraaq. Anche se il nome potrebbe far pensare subito a Barack Obama, siete fuori strada. Il nome riprenderebbe infatti quello di un animale, al-Buraq, un cavallo alato e angelico che portò Maometto da Gerusalemme in cielo.
Buraaq è un ragazzo musulmano che vive in America. La sua missione è quella di riportare la tanto desiderata pace tra il mondo occidentale – in special modo gli Stati Uniti d’America – e i popoli musulmani, aiutando i suoi concittadini a non provare più odio nè intolleranza nei confronti di chi è diverso. L’uscita è prevista a pochi giorni dal decimo anniversario del crollo delle Torri Gemelle a New York.
Il supereroe indossa una tuta aderente bianca e rossa, una grande cintura dorata, un lungo mantello e una mascherina rossa che gli nasconde il volto e dalla quale fuoriesce una chioma castana. Lo chiamano “One man one mission”, dato che il suo compito è quello di porre termine all’odio e la violenza tra l’Occidente e l’Islam.
Nei primi due fumetti Buraaq difende i musulmani che si trovano in un territorio forestiero dall’odio del popolo americano, salvando una donna con il velo che viene spaventata e maltrattata. L’autore del fumetto, Adil Imtiaz, è un cittadino americano di 30 anni, di origine pachistana. Ha lasciato la sua terra quando era solo un bambino con la sua famiglia per raggiungere gli Stati Uniti. È rimasto sempre affascinato dalle figure dei supereroi firmati Marvel e ha studiato disegno ed arte. È molto credente e per questo nei primi fumetti ha voluto evidenziare quei valori della fede musulmana più nascosti e spesso ignorati dal mondo occidentale.
Buraaq, che forse potrebbe essere definito come un alter ego dell’autore stesso, viene rappresentato come un giovane la cui missione è quella di riportare la pace tra l’Occidente e il mondo musulmano, eliminando anche i pregiudizi sull’Islam.
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