Forti scontri ci sono stati ieri in Siria ed in vista del venerdì di preghiera islamico, giorno di pausa settimanale in cui gli attivisti si incontrano in prossimità delle moschee più frequentate, la repressione si è inasprita più del solito.
Ieri infatti si è trattato del giorno più intenso dall’inizio della rivolta e ci sono stati almeno 39 feriti civili, 16 morti nella città di Homs e 26 militari uccisi durante gli scontri.
Si sono svolti inoltre, anche i funerali dei 24 civili morti il giorno prima per mano delle forze fedeli al presidente Bahar al-Assad.
In seguito ai drammatici epiloghi degli scontri l’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch ha accusato la Siria di “crimini contro l’umanità” e, in vista dell’incontro della Lega Araba, suggerisce al Consiglio di sicurezza dell’Onu di imporre loro un embargo sulle armi, punire i responsabili delle violazioni dei diritti umani e sospendere la Siria dall’organizzazione.
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